Assostampa e Ordine dei giornalisti Sicilia su equo compenso e Direttiva Copyright: strategia comune contro precarizzazione
Seminario su Carta di Firenze e condizioni giornalisti freelance e precari, in occasione dell’entrata in vigore della Direttiva Copyright. Assostampa e Ordine dei giornalisti Sicilia annunciano strategia comune contro precarizzazione.
Notizia importante per freelance e precari siciliani: il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Roberto Gueli, d'intesa con il segretario regionale Assostampa Roberto Ginex, ha annunciato rafforzamento di ruolo e nuovo impulso all'Osservatorio paritetico Ordine-Sindacato sulle condizioni professionali dei giornalisti.
Durante l'evento formativo organizzato da Assostampa Sicilia “Giornalisti indipendenti: dalla Carta di Firenze al Copyright, diritti e tutele del lavoro autonomo” tenutosi sabato 11 dicembre nella Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile, aula consiliare del Comune di Palermo, si è discusso delle iniziative comuni Ordine-Sindacato a tutto campo contro la precarizzazione del lavoro giornalistico, nel nuovo scenario aperto sull’equo compenso dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 177 di attuazione della "Direttiva Copyright" n. 2019/790 del parlamento UE sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale.
Nella foto, i relatori del convegno. Da sinistra: in alto Mattia Motta, Roberto Ginex, Roberto Gueli; in basso Tiziana Tavella, Dario Fidora, Lorenzo Basso.
All’evento hanno preso parte Mattia Motta, segretario generale aggiunto della Fnsi-Federazione nazionale della stampa italiana con delega al lavoro autonomo; Lorenzo Basso, componente Giunta esecutiva Fnsi; Roberto Ginex, segretario regionale dell’Associazione Siciliana della Stampa-Fnsi; Roberto Gueli, presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia; Dario Fidora, componente Commissione lavoro autonomo nazionale-FNSI; Tiziana Tavella, componente Assemblea lavoro autonomo nazionale-FNSI. Presenti inoltre diversi rappresentanti del consiglio regionale dell’Ordine e del Sindacato dei giornalisti.
Il seminario ha voluto celebrare il decennale della Carta di Firenze contro la precarizzazione del lavoro giornalistico, formulata dall’assemblea nazionale dei freelance convocata a Firenze il 7/8 ottobre 2011, esaminando il percorso delle iniziative condotte in questi anni per la tutela delle condizioni di freelance e precari in un contesto di profonda e veloce evoluzione dei massmedia ma di sempre più grave crisi dell’editoria.
Mattia Motta, che è anche presidente della Commissione lavoro autonomo nazionale della Fnsi, ha fatto il punto sulle dinamiche sindacali nazionali, in un contesto segnato dall’assorbimento da parte dell’INPS della gestione principale dell’INPGI, l’istituto di previdenza dei giornalisti, mentre resterà indipendente solo la gestione separata del lavoro autonomo, cosiddetta INPGI 2. "Benché il sottosegretario alla presidenza con delega all'Editoria del governo Draghi, Giuseppe Moles, abbia di recente riconvocato la Commissione per l’equo compenso giornalistico nelle redazioni prevista dalla legge n. 233/2012, si è ancora molto distanti dalla completa applicazione della norma. Ma il sindacato ha già presentato una sua proposta attuativa su cui incalzeremo Commissione e governo", ha detto Motta. "L’art. 122 del DDL 2448, istituisce un Fondo editoria con una dotazione pari a 90 milioni di euro per l’anno 2022 e 140 milioni di euro per l’anno 2023. La Fnsi ha chiesto di legare la concessione delle provvidenze pubbliche all’assunzione di giornalisti ed in generale al rafforzamento del mercato del lavoro, oggi eccessivamente squilibrato sul versante del lavoro precario. Un grande passo avanti nella rappresentanza si è fatto con la costituzione a livello nazionale e territoriale dei coordinamenti dei collaboratori autonomi per testata, mentre dal punto di vista contrattuale molte importanti innovazioni sono state istituzionalizzate nel recente contratto Fnsi-Anso-Fisc per quanto riguarda il lavoro non subordinato". Lorenzo Basso, in particolare, ha illustrato l’esperienza della costituzione del Coordinamento collaboratori dell’Ansa. Tiziana Tavella, responsabile del Coordinamento collaboratori de La Sicilia e componente della CLA Sicilia, ha spiegato come si stia procedendo ad un monitoraggio analitico regionale del lavoro autonomo e sulla sua importanza in termini di tracciabilità delle prestazioni dei collaboratori e dell'efficacia delle azioni di rappresentanza e tutela. Rivolgendosi al presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Roberto Gueli, Tavella ha chiesto il suo specifico intervento per valorizzare e dare nuovo impulso alle attività regionali dell’Osservatorio permanente sulle condizioni professionali dei giornalisti, organismo paritetico Ordine-Sindacato previsto dall’art. 3 della Carta di Firenze.
Il presidente Odg Sicilia Gueli ha assicurato che sin dalla prossima settimana concorderà con il segretario regionale Assostampa Ginex il programma delle azioni comuni operative da intraprendere a tutela dell’equo compenso e contro la precarizzazione.
Dario Fidora, coordinatore della CLA-Commissione lavoro autonomo Assostampa Sicilia, ha sottolineato che la Carta di Firenze contro la precarizzazione attribuisce specifici obblighi e doveri a Ordine, Fnsi, singoli iscritti, direttori responsabili e coordinatori del lavoro giornalistico all’interno delle redazioni. In particolare, con riferimento all’art. 2233 del Codice civile, è previsto che ai fini della determinazione dell’adeguatezza dei compensi relativi a prestazioni di natura giornalistica, i consigli regionali dell’Ordine dei Giornalisti adottino e rendano pubblici criteri e parametri di riferimento.
Il Segretario regionale Ginex, che ha introdotto e coordinato i lavori, ha ricordato l’impegno di Assostampa Sicilia, assolutamente in prima linea in ambito nazionale rispetto alle iniziative di tutela della dignità del lavoro giornalistico autonomo.
Dopo i relatori, numerosi gli interventi dei giornalisti presenti in sala che hanno rappresentato situazioni specifiche e, in collegamento esterno, il contributo di Barbara D’Amico, collaboratrice freelance del Corriere della Sera licenziatasi per i tagli unilaterali ai compensi da parte dell'editore.
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