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Sciopero dei giornalisti Rai, anche in Sicilia Assostampa-Fnsi al fianco dei colleghi contro i tagli ai telegiornali Tgr e Sport

RAI PALERMO

Assostampa Sicilia è al fianco dei giornalisti Rai in sciopero oggi. "La giunta esecutiva del sindacato dei giornalisti e i giornalisti siciliani - afferma il segretario Roberto Ginex - sono, insieme con la Fnsi, al fianco dei giornalisti della Rai e condividono le ragioni dello sciopero proclamato dall'Usigrai oggi, 29 dicembre 2021". 

"Lo sciopero è un'azione di lotta giusta contro i tagli all'informazione regionale e sportiva decisi senza confronto con l'Usigrai e, soprattutto, in assenza di un piano industriale e di un piano editoriale. Tagli che produrranno un forte impoverimento all'informazione del servizio pubblico. Una situazione che in alcune zone del Paese, come la Sicilia - aggiunge Ginex - rischia di diventare più drammatica per le condizione sociali ed economiche della nostra regione".
In particolare, sottolinea il sindacato dei giornalisti siciliani, "l’anno che si aprirà a giorni è quello del trentennale delle stragi del 1992, che saranno un appuntamento cruciale per l’informazione nazionale e siciliana. Per rilanciare l'informazione Rai è necessario un piano industriale che ridisegni e rafforzi l'offerta informativa anche sulle nuove piattaforme, valorizzando le professionalità di cui l'azienda dispone. È pertanto auspicabile che i vertici aziendali colgano la disponibilità del sindacato al confronto, ribadita nelle ragioni dello sciopero, superando qualsiasi logica di sopraffazione". Infine, Assostampa Sicilia registra con soddisfazione le dichiarazioni del presidente della Regione Nello Musumeci, che in mattinata, durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno con i giornalisti, ha espresso preoccupazione "per i tagli che la Rai ha preannunciato nei servizi serali e che sarà oggetto di colloquio col direttore generale".

«I tagli all'informazione regionale e sportiva decisi in assenza di un piano industriale e di un piano editoriale produrranno un mero impoverimento dell'offerta informativa», denuncia il segretario generale Fnsi Lorusso, per il quale «è auspicabile che i vertici aziendali colgano la disponibilità del sindacato al confronto». La solidarietà del presidente Fnsi Giulietti. Macheda, segretario Usigrai: «Ridurre gli sprechi, non il servizio ai cittadini».

«La Federazione nazionale della Stampa italiana è al fianco dei giornalisti della Rai e condivide le ragioni dello sciopero proclamato dall'Usigrai oggi 29 dicembre». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi. «I tagli all'informazione regionale e sportiva decisi senza alcuna occasione di confronto e, soprattutto, in assenza di un piano industriale e di un piano editoriale – aggiunge – produrranno un mero impoverimento dell'offerta informativa. Il rilancio dell'informazione Rai richiede, pur nel rispetto dei ruoli, il coinvolgimento e il confronto con i giornalisti sul futuro del servizio pubblico».

Per il segretario Fnsi, «è necessario un piano industriale che ridisegni e rafforzi l'offerta informativa della Rai anche sulle nuove piattaforme, valorizzando le professionalità di cui l'azienda dispone. È pertanto auspicabile – conclude Lorusso – che i vertici aziendali colgano la disponibilità del sindacato al confronto, ribadita nelle ragioni dello sciopero, superando qualsiasi logica di sopraffazione».

Disponibilità più volte ribadita dai rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico che nei giorni precedenti lo sciopero hanno ripetutamente evidenziato, anche nei comunicati sindacali letti durante le edizioni dei telegiornali e giornali radio, il pericolo rappresentato dai tagli decisi dal vertice aziendale in termini di riduzione del diritto di cittadine e cittadini ad essere correttamente informati.

«Tagli lineari che poco rispondono alle esigenze dei cittadini e dell'azienda e molto invece agli interessi di concorrenti privati», rilevava l'Usigrai annunciando lo sciopero delle firme che ha preceduto l'astensione dal lavoro e ricordando che «la scelta dell'azienda di non aprire un confronto serio e leale con le parti sociali ha costretto il sindacato a denunciare la Rai per comportamento antisindacale».

In segno di solidarietà con le giornaliste e i giornalisti del servizio pubblico, il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, si è recato ieri, martedì 28 dicembre, in visita alla sede Rai di Venezia. «Pronti a sostenere le lotte in ogni sede, compresa quella giudiziaria, contro tagli decisi in modo arrogante e senza confronto», il suo commento.

A spiegare le motivazioni che hanno portato all'astensione dal lavoro, il segretario dell'Usigrai, Daniele Macheda. «Le giornaliste e i giornalisti della Rai, delle testate delle reti, oggi sono in sciopero. Restano i tagli lineari all'informazione di servizio pubblico, decisi dal vertice aziendale, senza un piano industriale, senza un progetto e senza alcun confronto. L'amministratore delegato che ha cancellato edizioni dei telegiornali della Tgr e dello Sport, con la giustificazione degli ascolti, solo un mese fa aveva detto invece alla Commissione di Vigilanza che il servizio Pubblico "non insegue lo share come unico parametro di successo". Noi chiediamo che questo vertice smetta la logica dei tagli e avvii un confronto serio e leale con i sindacati».

Per Macheda, «il metodo da seguire deve essere quello di aggredire gli sprechi invece di ridurre il servizio ai cittadini. Risparmiare su appalti e contratti strapagati e valorizzare il personale interno. Il prossimo anno - conclude il segretario Usigrai - si dovrà rinnovare il contratto di servizio e solo un piano industriale ed editoriale frutto di una piena e reale consultazione con le parti sociali ne potrà garantire l'attuazione nell'interesse del Paese».