Lavoro e previdenza, Lorusso: «A settembre nuovi incontri per mettere a punto le norme. Stati generali impraticabili»
Intervistato da Radio Radicale, il segretario generale della Fnsi ha ribadito: «C'è la necessità di affrontare i nodi strutturali che affliggono il settore con un approccio diverso da quello che si è visto in altri tavoli, puntando su politiche che incentivino il lavoro regolare e consentano di contrastare il precariato».
Le criticità del settore, in particolare per quanto riguarda lavoro e previdenza, al centro del tavolo di confronto fra la Fnsi e il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon. Lo ha ribadito il segretario generale Raffaele Lorusso (nella foto) intervistato da Radio Radicale all'indomani dell'incontro al ministero del Lavoro.
«C'è la necessità di affrontare i nodi strutturali che affliggono il settore dell'editoria con un approccio diverso rispetto a quello che si è visto in altri tavoli. L'approccio non può essere quello di puntare alla riduzione delle voci, di colpire il pluralismo dell'informazione, riducendo i fondi e condannando molte testate piccole a chiudere e quindi aumentando il numero dei disoccupati. Così come non si può pensare di poter commissariare la professione attraverso il commissariamento dei suoi istituti», afferma.
«C'è la necessità – aggiunge Lorusso – di puntare su politiche attive del lavoro che incentivino il lavoro regolare e consentano di contrastare il precariato nel settore giornalistico, ormai un carattere distintivo della professione. I questi anni, complice una crisi strutturale che dura ormai da un decennio, si sono persi migliaia di posti di lavoro dipendente, mentre la mole di lavoro non è diminuita. Questi posti di lavoro si sono trasformati in contratti di lavoro atipici, precari, anche irregolari, che non garantiscono né diritti, né tutele, né garanzie, né retribuzioni adeguate, e che a nostro avviso non possono, nel lungo periodo, nemmeno garantire una informazione di qualità. Cosa di cui tutti abbiamo bisogno».
E per avere informazione professionale, incalza il segretario della Fnsi, «occorre difendere e valorizzare il ruolo dei giornalisti e non demonizzarlo, né fare in modo che i giornalisti vengano messi nelle condizioni di non poter fare il loro dovere al servizio dei cittadini. Mentre oggi in questo Paese si moltiplicano i tentativi di mettere bavagli all'informazione per impedire ai giornalisti di informare i cittadini. Un aspetto sul quale occorrerebbe riflettere e intervenire».
Sollecitato dall'intervistatore, Lorusso conclude ricordando gli appuntamenti di settembre. «L'idea è quella di intervenire su lavoro e previdenza, anche per far fronte alle difficoltà che sta attraversando l'Inpgi. Approfondiremo questi temi alla luce della volontà manifestata dal sottosegretario al Lavoro, che è quella di presentare delle norme già in occasione della prossima legge di Bilancio», anticipa.