Fu querelato dal nipote di Matteo Messina Denaro, assolto il giornalista Rino Giacalone
Gli avvocati difensori Marcello Montalbano e Claudio Livecchi avevano chiesto l'assoluzione del cronista invocando la sussistenza di un diritto e al tempo stesso dovere di cronaca rispetto a fatti di particolare 'rilevo pubblico'. Per il tribunale «il fatto non costituisce reato».
Querelato dal nipote di Matteo Messina Denaro, il giornalista Rino Giacalone è stato assolto dalla terza sezione del tribunale di Palermo perché «il fatto non costituisce reato». Sul mensile 'S' Giacalone aveva pubblicato un articolo sul funerali nel 2012 di una persona legata, secondo gli investigatori, al grande latitante. Gaspare Allegra, nipote del boss, si era ritenuto diffamato da un passaggio dell'articolo nel quale Giacalone aveva scritto che Messina Denaro non c'era ma c'erano 'rappresentanti' della sua famiglia. Aggiungeva che Allegra aveva presentato per ultimo le sue condoglianze dopo altri personaggi 'eccellenti'. In chiesa c'erano pure vari soggetti poi coinvolti nell'operazione 'Mandamento'.
Gli avvocati Marcello Montalbano e Claudio Livecchi, difensori del giornalista, avevano chiesto l'assoluzione del cronista invocando la sussistenza di un diritto e al tempo stesso dovere di cronaca rispetto a fatti di particolare 'rilevo pubblico'.
«I miei legali – ha detto Giacalone – non hanno difeso solo la correttezza del mio lavoro ma anche quella dei giornalisti di 'S', mensile di inchiesta, spesso bersaglio di minacce e querele. Nel mio lavoro mi ispiro a quello che diceva Roberto Morrione, tra i fondatori di Libera informazione: fai quel che devi accada ciò che può». (Ansa)