Uffici stampa e il caso Trappeto / Il 2 novembre a Roma la questione approda in commissione Uffici stampa Fnsi
Il prossimo 2 novembre a Roma in occasione della seduta della commissione uffici stampa delle Federazione nazionale della stampa, l’Associazione siciliana della Stampa porrà con forza ancora una volta la necessità di un’azione forte e congiunta della Fnsi e dell’Ordine dei Giornalisti sulla sempre più spinosa questione dell’inquadramento dei giornalisti nelle pubbliche amministrazioni.
Lo afferma il Segretario regionale dell’Associazione siciliana della Stampa, Alberto Cicero. “La Sicilia grazie ad un impegno forte e costante dell’Assostampa – afferma Cicero – ha prodotto nell’ultimo ventennio una normativa che non ha eguali in altre regioni italiane, culminata nel 2007 con la contrattazione collettiva per gli uffici stampa degli enti locali siciliani, la cui legittimità è stata fra l’altro riconosciuta negli ultimi anni da diverse pronunce di diversi giudici siciliani. Non è ammissibile dunque che vi siano ancora amministrazioni locali che propongano bandi a titolo gratuito o con altre soluzioni fantasiose dal punto di vista amministrativo con il solo scopo di eludere le leggi, violando fra l’altro l’articolo 36 della Costituzione che stabilisce che ogni lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro. Trappeto è solo l’ultimo anello di una catena contro cui l’Associazione siciliana della stampa ha combattuto negli ultimi anni per affermare principi innanzitutto di legalità e poi di un sistema di informazione corretta da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini, affidato a veri professionisti, a giornalisti iscritti all’albo e non a saltimbanchi vari. Il sindaco di Trappeto dice che non ha i soldi in bilancio per pagare un giornalista? Sicuramente sarà vero ed è ovvio che l’Assostampa si rende conto della situazione finanziaria nella quale si trova la maggior parte degli enti locali, ma la normativa prevede la possibilità per i piccoli comuni di consorziarsi e dunque sarebbe il caso che Trappeto, se vuole veramente fornire questo servizio al territorio, invece di risolvere il problema con la semplice parola “gratuito” stampata su una delibera e su un bando, metta al lavoro i suoi uffici, avvii un’interlocuzione con i comuni viciniori (da Balestrate a Partinico) e trovi una soluzione seria e credibile. L’Assostampa è disponibile in tal senso a fornire tutti i tipi di assistenza legale e amministrativa necessari, ma intanto il sindaco ritiri immediatamente questo provvedimento. Trappeto, ma potrebbe essere anche un altro comunque siciliano, è comunque un piccolo tassello di una questione più complessiva che, lo ribadiamo, non può essere affrontata con iniziative solitarie, sporadiche o strumentali, ma necessita di un impegno comune fra Ordine e Sindacato regionale, con l’appoggio forte della Fnsi, e di una concreta interlocuzione politica sia a livello nazionale che qui in Sicilia. Ci auguriamo che il prossimo Governo regionale che si andrà a formare nelle prossime settimane mostri una certa attenzione sulla questione che va al di là di una normale rivendicazione sindacale ma investe un più generale sistema di buona informazione e trasparenza negli enti locali siciliani, così come nelle aziende sanitarie e ospedaliere, negli enti collegati e nella stessa amministrazione regionale”.
Trappeto, ufficio stampa del Comune a titolo gratuito
No dell’Ordine: “Il sindaco ci ripensi”
"No allo sfruttamento, auspico un immediato ripensamento". Con queste parole il presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia Giulio Francese critica la decisione del Comune di Trappeto di istituire l'Ufficio stampa, affidando l'incarico a un giornalista professionista esterno ma a titolo gratuito. "Posso capire le intenzioni del sindaco di fornire una migliore informazione ai suoi cittadini, apprezzo il suo sforzo di rispettare le norme, richiamandosi alle legge 7 giugno 2000 n.150 che disciplina l'attività di informazione e comunicazione nella pubblica amministrazione. Ma le norme vanno rispettate in toto e quelle vigenti in materia di pubblico impiego e le linee guida stabilite dall'accordo tra Ordine dei giornalisti e Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) nei bandi per gli uffici stampa escludono richieste di prestazioni a titolo gratuito".
Il presidente dell'Odg Sicilia si è anche messo in contatto diretto con il sindaco Santo Cosentino. "Gli ho chiesto di ritirare il bando - ha proseguito Francese - Ha preso atto delle mie osservazioni, ne parlerà con i suoi collaboratori e valuterà se ritornare sui suoi passi. Mi ha assicurato che l'intento era quello di garantire un servizio moderno ed efficiente di comunicazione a un piccolo comune come il suo, nonostante le scarse risorse finanziarie. Nessuna volontà di sfruttamento, ha ribadito. Prendo atto della sua volontà di dialogo e della sua disponibilità a incontrare sindacato e Ordine dei giornalisti per un chiarimento e un sereno confronto".
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