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 Notiziario


 

Assostampa Agrigento, Premio "Ugo Re Capriata" nell'ambito del Mandorlo in fiore

mandorlo in fioreContinua la lunga tradizione del Premio “Ugo Re Capriata” dell’Assostampa di Agrigento nell'ambito dell'edizione numero 73 del Mandorlo in fiore. Il Premio che quest'anno festeggia il cinquantesimo anno d'età, è legato alla memoria del professore Ugo Re Capriata, esperto di folklore.
Il riconoscimento, quest'anno, è stato assegnato al gruppo dell'Argentina che, a giudizio dei giornalisti, ha espresso la migliore qualità artistica e folklorica rappresentata attraverso nelle danze e nei costumi le tradizioni del proprio Paese. A votare sono stati 35 giornalisti della provincia di Agrigento. Il gruppo argentino l'ha spuntata per soli quattro voti sulla compagine dei Marciatori di Entre Sambre et Meuse del Belgio. Durante l'espressione del voto tutti i giornalisti agrigentini hanno rivolto un pensiero di vicinanza proprio al gruppo belga colpito, durante una sfilata nel centro storico di Agrigento, dalla morte di un proprio membro. Il premio Ugo Re Capriata fu istituito dalla sezione agrigentina dell’Associazione Siciliana della Stampa nel 1968, dall'allora segretario provinciale Domenico Zaccaria. La prima edizione fu assegnata alla Tunisia e consegnata nella terrazza del Ragno d’Oro, durante lo svolgimento della serata di gala in onore dei gruppi partecipanti al Festival internazionale del folklore. Il premio all'Argentina sarà consegnato domani pomeriggio, domenica 11 marzo, durante la cerimonia di chiusura del Mandorlo in Fiore.

Portavoce gratuito, accolta protesta Assostampa: Bianco ritira provvedimento

Citta Metropolitana di CataniaRiguardo all'incarico come portavoce a titolo gratuito della Città metropolitana di Catania, non appena l'Associazione siciliana della stampa - il sindacato dei giornalisti - ha segnalato il problema, il sindaco metropolitano Enzo Bianco ha dato immediatamente disposizione di annullare il provvedimento, frutto di un'incomprensione conseguenza di una comunicazione per le "vie brevi" da parte degli uffici preposti.

Il sindaco Bianco, ricevuta la segnalazione da parte dell'Assostampa, ha ritenuto di dover provvedere immediatamente, poiché la normativa relativa alla legge 150 è complessa e richiede particolari attenzione e competenza. Nell'occasione il Sindaco ha anche confermato la necessità del tavolo tecnico proposto dall'Associazione della Stampa per risolvere la situazione complessiva dell'ufficio stampa del Comune di Catania e della Città Metropolitana e ha confermato la disponibilità, offerta parlando all'Assemblea provinciale dell'Assostampa di Catania, di rilanciare, nella sua qualità di presidente del Consiglio nazionale dell'Associazione dei comuni italiani (Anci), gli uffici stampa nelle pubbliche amministrazioni.

Assostampa su incarichi gratuiti Città metropolitana di Catania

Catania“Non è accettabile che un ente pubblico disponga atti di assunzione di giornalisti a titolo gratuito e non è etico che i giornalisti accettino questi incarichi”. Lo afferma una nota della segreteria provinciale di  Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti,  commentando la nomina di un portavoce da parte del sindaco metropolitano per il quale è previsto un impegno a tempo pieno ma senza alcun compenso e contratto.
Il sindacato dei giornalisti – pur rispettando le libertà di scelta degli amministratori nella individuazione dei portavoce, la cui opera viene svolta a titolo fiduciario – ribadisce il ruolo fondamentale dei giornalisti negli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni.
Da tempo si chiede un tavolo di confronto per l’istituzione di uffici stampa che siano previsti e fissati nelle piante organiche, con un numero di giornalisti adeguato alle esigenze di una grande città, che siano al servizio degli Enti e garantiscano ai cittadini il diritto di essere correttamente informati.
E questo nel rispetto delle legge 150 che però, a distanza di quasi 20 anni dalla sua emanazione, non può più avere regime di prima applicazione. In questo senso la strada maestra resta sempre e unicamente quella dei concorsi pubblici per titoli con l’applicazione del contratto di lavoro per i giornalisti vigente in Sicilia (unica regionale in Italia) che ne definisce i profili professionali.
Non è più tempo di assalti alla diligenza ma di rigoroso rispetto delle leggi e delle norme. Gli uffici stampa non possono e non devono essere una riserva di incarichi di miglior favore per dipendenti pubblici che già ricoprono altri incarichi, ma strutture altamente professionalizzate alle quali deve essere possibile accedere solo dopo rigorose e trasparenti selezioni pubbliche.
Il sindacato dei giornalisti, dunque, pur confermando la disponibilità all’avvio di un confronto che definisca una volta per tutte organici e assetti degli uffici stampa sia del Comune sia della Città metropolitana, e preso atto della corretta rinuncia del collega alla nomina di portavoce a titolo gratuito, invitano il sindaco metropolitano a ritirare il provvedimento e ad avviare in tempi strettissimi l’ormai non più rinviabile negoziato sindacale.

Corso FPC / Giornalisti minacciati in Sicilia: mai soli

Augusta panorama

Appuntamento ad Augusta sabato 10 marzo con la formazione professionale continua, tema della giornata le minacce ai giornalisti. L’incontro vedrà tra i relatori Francesco Nania, fiduciario Unci Siracusa, Alessandro Galimberti, presidente nazionale Unci; Alberto Cicero, segretario Assostampa Sicilia. Per l'Ordine dei giornalisti di Sicilia sarà presente il segretario Santo Gallo, che porterà il saluto del presidente Giulio Francese e leggerà un suo messaggio.

L’incontro, moderato da Leone Zingales, vice presidente nazionale Unci, affronterà il tema presentando i numeri, i fatti e le attività svolte sul territorio per far fronte ad un fenomeno spesso sottovalutato e diventato quanto mai attuale anche grazie alla facilità di esposizione mediatica del giornalista sul web e sui social. Per l’occasione sarà presentato l’Osservatorio provinciale sui giornalisti minacciati. Spesso capita che i colleghi non abbiano la forza o la volontà di rendere pubbliche le intimidazioni, ma se i giornalisti minacciati rimarranno da soli saranno facili obiettivi mentre l’unione ed il supporto di tutta la categoria rappresentano una risposta decisa che l’Osservatorio intende rendere concreta.

Il presidente Galimberti ha sottolineato l’impegno dell’Unione cronisti: «Da anni l'Unci oltre a far emergere dall'isolamento e dalla solitudine i colleghi minacciati anche nella più lontana periferia, denuncia il lassismo delle classi dirigenti sull'escalation di violenza e di sopraffazione del diritto di cronaca, e sui colleghi che ne sono portatori. Nonostante i ripetuti interventi del legislatore sui codici e sulla legge penale, anche negli ultimi tempi, nulla è stato fatto per rendere davvero deterrente la reazione dello Stato di fronte alle minacce ai cronisti, tanto che per arginare gli episodi più gravi, e ormai anticamera di altre derive, le procure della Repubblica stanno proponendo interpretazioni estreme di un reato che in realtà è ancora troppo difficile perseguire».


Data: 10/03/2018
Titolo Evento: Giornalisti minacciati in Sicilia: mai soli
Durata ore: 3.0
Numero Crediti: 3
Ora Inizio: 09:30
Ora Fine: 12:30
Docenti: Francesco Nania, fiduciario Unci Siracusa Giulio Francese, presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Alessandro Galimberti, presidente nazionale Unci Alberto Cicero, segretario Assostampa Sicilia modera Leone Zingales, vice presidente nazionale Unci
Sede: Istituto comprensivo “Domenico Costa”
Indirizzo: via G. Di Vittorio, 23
Comune: Augusta - Siracusa

Per le iscrizioni bisogna accedere alla piattaforma SIGEF

Card Open Casagit, è possibile ritirarla anche con delega

card opengiornalisti casagitPer venire incontro alle esigenze di chi risiede distante dalla sede dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, da oggi è possibile ritirare la Card Open Casagit anche rilasciando delega scritta ad altra persona che si rechi presso la sede di Palermo. È sufficiente che i colleghi, regolarmente iscritti presso l’Odg di Sicilia e in regola con la quota annuale, deleghino per iscritto una persona di loro fiducia a ritirare la Card Open per loro conto presso la sede di Via G.L. Bernini 52-54 a Palermo. Gli orari di apertura al pubblico degli uffici sono i seguenti: da Lunedì a Venerdì dalle 9:00 alle 13:30 La Card open Casagit consente di avere accesso, a tariffe convenzionate, alla rete di strutture sanitarie di Casagitservizi. Ne possono usufruire i colleghi non iscritti a Casagit e anche i familiari

Ritiro Card Open Casagit, ora è più facile. Anche per delega

card opengiornalisti casagitDa stamattina la Card Open Casagit si può ritirare tramite una delega e non più solo personalmente. Assostampa Catania può affermare che questo risultato è stato ottenuto con l'impegno profuso dalla segreteria provinciale, nell'ultimo mese, grazie a diversi colloqui con l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Casagit di Roma e con il fiduciario regionale Casagit, Giuseppe Palomba. Il motivo era quello di evitare che ciascuno dovesse recarsi a Palermo solo per ritirare la Card Open.

Assostampa Catania è a disposizione dei colleghi che intendono ritirare la Card e sono disposti a firmare una delega in originale unita alla fotocopia del documento di riconoscimento.

La Card Open Casagit consente a tutti i giornalisti - non iscritti alla Casagit ma in regola con le quote di iscrizione a OdG Sicilia - di accedere a tariffe agevolate alla rete delle strutture convenzionate con Casagitservizi. È valida per tutto il 2018 ed è estesa anche ai familiari

Per maggiori informazioni sulla Card si allega il seguente link

http://www.casagit.it/news/mondo-casagit/card-open-giornalisti-registrazione

Sabrina Redi, 27 anni, catanese, vincitrice della prima edizione del “Premio Mario Petrina”

Sabrina RediLa commissione esaminatrice del “Premio Mario Petrina”, riunita a Palermo nella sede dell’Associazione siciliana della Stampa il 20 febbraio 2018, ha esaminato i 29 elaborati dei partecipanti alla prima edizione del concorso – giovani appassionati di giornalismo sportivo di età compresa tra i 18 e i 30 anni non ancora iscritti all’Albo professionale – che hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa promossa dal Gruppo giornalisti pensionati della Sicilia e dall’Unione nazionale giornalisti pensionati. La Commissione, composta dai colleghi Guido Bossa, presidente dell’Ungp, da Michela Petrina, figlia del compianto ex presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, e da Luigi Tripisciano, segretario del Gruppo giornalisti pensionati della Sicilia, ha valutato positivamente tutti i testi proposti, apprezzandone l’originalità e i contenuti.

Dopo la lettura dei testi e un’approfondita discussione, la Commissione ha deciso di assegnare il “Premio Mario Petrina” per l’anno 2018 alla giovane Sabrina Redi, 27 anni di Catania, per l’articolo intitolato: “Corri Totò, fallo ancora nonostante tutto”, sulla figura di Salvatore Antibo, medaglia d’argento nei 10000 metri alle Olimpiadi di Seul 1988, vincitore dei 5000 e dei 10000 metri agli europei di Spalato 1990 e tuttora detentore del primato italiano sulle due distanze, colpito da attacco epilettico mentre partecipava a una gara delle finali di Tokyo 1991. Il pathos dell’atleta ha ispirato la giovane Sabrina Redi a raccontare con passione e partecipazione l’avventura sportiva e umana di Salvatore Antibo, campione sfortunato.

La Commissione ha anche deciso di segnalare gli articoli di Giovanni Mattia, 24 anni di Caltagirone :“La pallanuoto cloro della Sicilia”, e di Giovanni Sofia, 27 anni di Messina: “La stella di Giovanni Corrieri illumina Parigi”.

La premiazione della vincitrice della prima edizione del “Premio Mario Petrina” avverrà il prossimo 27 marzo preso la sede dell’Ordine regionale dei giornalisti di Sicilia in via Gian Lorenzo Bernini 52-54.Saranno invitati i Presidenti degli Enti di categoria, Ordine nazionale, Federazione della Stampa, Casagit, nei quali Mario Petrina ha svolto a lungo funzioni dirigenti. Alla manifestazione parteciperà il Comitato esecutivo nazionale dell’Ungp.

Il presidente del Gruppo giornalisti pensionati siciliani Natale Conti segnalerà il vincitore del “Premio Petrina” 2018 e gli altri due concorrenti selezionati alla testate giornalistiche siciliane, ai giornali sportivi nazionali, alla Tv di Stato e alle Tv commerciali perché prendano in considerazione le capacità professionali dei vincitori.


Corri Totò, fallo ancora nonostante tutto

L’atletica gli ha salvato la vita e nonostante tutto ne fa ancora parte. Corre comunque Salvatore Antibo, ma solo quattro volte a settimana per 40-50 minuti, dopo aver smesso a causa di una malattia che lo perseguita da quando era giovane. Una vita dedicata alla corsa, ogni metro dopo l’altro da Altofonte, cittadina in cui è nato il 7 febbraio 1962, fino ai grandi palcoscenici dell’atletica mondiale ed europea. Totò ne ha fatta di strada fino a vincere la medaglia d'argento nei 10000 alle Olimpiadi di Seul nel 1988, secondo dietro a Brahim Boutayeb, e a conquistare una fantastica doppietta agli Europei di Spalato nel 1990 nei 5000 e nei 10000. L’atletica gli ha fatto percorrere numerose strade del mondo, fino a coronare un sogno nato a 17 anni, dopo l’incontro con Gaspare Polizzi, un padre, oltre che un allenatore. Il fondo è diventato tutto per Antibo, dedito alla corsa, motivato a vincere, serio e con uno stile indisciplinato e grezzo che l’ha visto salire sul tetto dell’Europa e del mondo. Impossibile non emozionarsi al pensiero del suo sorriso e delle sue braccia alzate al termine di una spettacolare gara, vinta in rimonta agli Europei. Tra tutti i successi, quello in Croazia allo stadio Poljud nei 5000 resterà indimenticabile: quando tutto sembrava perso, caduto alla partenza e rimasto staccato dal gruppo, Totò è riuscito a rimontare. E dopo un testa a testa con l’inglese Gary Staines, verso gli ultimi 100 metri si è fatto spazio per raggiungere per primo il traguardo. Da quel successo le cose hanno preso una direzione diversa. Tutto è cambiato con quella maledetta gara ai Mondiali di Tokyo nel 1991. Dopo un anno difficile, rimasto fermo in inverno per un infortunio muscolare e con l’incertezza di scendere in pista a causa di una fastidiosa tracheite. La scelta di Totò alla fine è stata quella di rispondere presente e di non voltare le spalle all’amore per l’atletica. Quello, però, è diventato il palcoscenico di un lento e doloroso addio in cui il mostro dell’epilessia si è manifestato al mondo intero, costringendolo a chiudere la gara ultimo e zoppicante. Proprio in gara, mentre era in testa con passaggi da record del mondo è stato colpito da un attacco epilettico che poco a poco gli ha fatto perdere le posizioni. Una fine che nessuno avrebbe voluto vivere per dire addio alla propria passione. Le cause di quel male, all’epoca tenuto nascosto, non si conoscono con esattezza. Probabilmente tutto nasce da un incidente stradale che il piccolo Salvatore subì a quattro anni, quando fu investito da un’auto, e che gli provocò un trauma cranico molto grave. La sua esistenza è andata avanti, ha imparato a convivere con quel male, ma dopo un secondo incidente, le cose sono peggiorate. Dal 1991 Totò ha provato a non smettere di gareggiare, ma alla fine si è dovuto arrendere, sempre inseguito dalla paura di un attacco che sarebbe potuto arrivare da un momento all’altro. E continua a combattere questa malattia con diversi farmaci. Per questo dal 2004 riceve il vitalizio per gli sportivi, previsto dalla Legge Onesti. Totò, però, corre lo stesso. Questo è il bello di Salvatore Antibo, testimonial per la Lice (Lega italiana contro l'Epilessia), fautore dello sport come divertimento e medicina per i bambini, nonostante l’epilessia. Corre comunque, dopo tutti i traguardi tagliati per primo e le medaglie messe al collo. Lo fa sempre accompagnato da qualche amico, pronto ad aiutarlo in caso di un improvviso attacco epilettico. E di quei giorni di gloria non resta solo il ricordo, ma soprattutto i due record italiani, rimasti imbattuti, nei 10000 con 27’16’’50 e nei 5000 con 13’05’’59. L’atletica è parte integrante della vita di Totò, che ha regalato ai siciliani un esempio di cui essere orgogliosi e da raccontare a chi non l’ha potuto vedere in pista.

Sabrina Redi

Hacker contro giornali online, minaccia alla libertà di informazione

Aggressione hacker contro testate giornalistiche

Informazione libera, corretta e accessibile. Garantire la pluralità d’informazione e l’attendibilità delle fonti della notizia, per impedire la proliferazione delle fake-news, significa anche perseguimento di politiche attive che assicurino tutele tecnologiche minime per tutte le testate giornalistiche online, sostegno e risorse contro le aggressioni telematiche e la massima accessibilità

Dieci giorni di attacchi hacker contro un quotidiano online. Si tratta del Gazzettino di Sicilia, realizzato da una cooperativa di giornalisti costituita lo scorso dicembre. È un fatto grave, non tanto per aver colpito questa particolare giovane testata locale, ma perché ripropone il tema delle tutele per l’intero settore dell’informazione attraverso i new media.
In un momento in cui la circolazione dell’informazione globale è sempre più affidata alla diffusione via web, attraverso i social media, occorrono garanzie, che riguardano anche gli strumenti strettamente tecnologici, in grado di assicurare l’accesso dei cittadini all’informazione gestita in maniera corretta e indipendente.
I grandi aggregatori di notizie affidano ad algoritmi la classificazione dell’informazione, la verifica delle fonti, l’individuazione delle “fake news”. Occorrono quindi tutele del tutto diverse, non meri software di profilazione del pubblico che guardino solo a premiare, con meccanismi robotizzati, quale sia la notizia che si accordi con le tendenze e le aspettative del pubblico. È necessario poter conoscere tutti i fatti che accadono, piuttosto che solo i fatti attesi da indici di gradimento e google trends.
Chiunque oggi può facilmente comprare attacchi hacker su internet, con tanto di tariffari, pagando con criptovaluta. Le transazioni che riguardano fatti illeciti coprono ogni tipo di reati e hanno un grado di sofisticazione che rendono difficile, se non impossibile il semplice ricorso alla polizia postale.

“L’informazione è un diritto dei cittadini, come oggi l’accesso a internet in generale”, ha affermato Alberto Cicero, segretario di Assostampa Sicilia. “Così come si parla di estendere la copertura wi-fi pubblica e gratuita da luoghi come biblioteche, università e aeroporti, le politiche di tutela dovrebbero poter garantire risorse informatiche gratuite di protezione e ridondanza specifiche anche per le testate giornalistiche, specialmente quelle di minori dimensioni. Si tratta di interventi perfettamente coerenti con indirizzi e strategie UE sull’agenda digitale. Internet sicuro significa garanzia di pluralità di informazione, fonti della notizia attendibili, contrasto alla proliferazione delle fake-news. Questo aspetto di aggressione tecnologica alla libertà di informazione occorre venga tenuto costantemente illuminato”.

Secondo il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Giulio Francese, si tratta di “un problema che pone interrogativi a tutti noi, è un fatto grave”.
“Questo evento - ha aggiunto Francese - ci pone di fronte della vulnerabilità della rete nei confronti delle redazioni online. Sicuramente l’Ordine dovrà interrogarsi sulle modalità di prevenzione contro gli attacchi, perché è un problema che riguarda tutti i giornalisti. Bisogna fare una analisi approfondita, farne oggetto di corsi di formazione specifici, interpellando i migliori esperti”.

“Sì - ha fatto eco il presidente regionale dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo - sicuramente c’è un aspetto normativo che va costruito ex novo, anche perché il mondo dell’informazione è profondamente mutato e oggi le notizie passano principalmente online, il superamento rispetto alle tv e alla carta stampata è avvenuto. Prima quasi si storceva il naso davanti ai quotidiani online, adesso il web è diventato il principale canale di veicolo dell’informazione”.
Tuttoilmondo usa un’immagine volutamente forte: “Un tempo - dice - si facevano saltare le edicole, ora si oscura un sito. Il risultato finale è che la gente non accede comunque alle notizie. La cosa più triste e preoccupante è quando capita che dalle indagini emerga che gli autori siano in qualche modo legati alla concorrenza. Chi dovrebbe essere alleato, fa la guerra. Rischia di essere la pietra tombale del nostro mondo”.

Assostampa Catania: eletta la nuova segreteria provinciale 2018-2022

assostampa catania gen 2018

E’ stata eletta all’unanimità, al termine dell’assemblea annuale, la segreteria provinciale di Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti. Nella carica di segretario è stato riconfermato Daniele Lo Porto, vice segretario Monica Adorno, tesoriere Rossella Jannello. L’elezione, all’unanimità, è stata preceduta dagli interessanti interventi del sindaco metropolitano Enzo Bianco, e dei segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza meli e Giovanni Musumeci, moderati dal consigliere nazionale della federazione della stampa, Luigi Ronsisvalle.

E’ stata ribadita la grave situazione di crisi del settore dell’editoria, dalle grandi realtà della carta stampata e della televisione, agli uffici stampa degli enti pubblici. “La rivoluzione tecnologica ha irrimediabilmente alterato tempi, ritmi, modalità produttori e utenti dell’informazione, per come è stato per decenni. Negli ultimi anni – ha sottolineato Lo Porto – si è andati a una progressiva desertificazione dell’offerta televisiva e delle redazioni”.

Il segretario ha ricordato alcune iniziative della sezione provinciale: dall’intensa attività dell’Ussi (i giornalisti sportivi), alla costituzione dell’Unci (cronisti), all’avvio della costituzione del gruppo Ungp (pensionati), alla crisi del quotidiano la Sicilia, con l’applicazione della cassa integrazione prima e dei prepensionamenti poi, fino alla vicenda che vede i corrispondenti che percepiscono la retribuzione con ritardo e in modo sempre più confuso. Un passaggio particolare è stato dedicato alla questione degli uffici stampa negli enti locali e in modo particolare a quello del Comune di Catania. Ricordando la giurisprudenza esistente, e rimarcando la necessità di applicare le sentenze che stabilizzano i giornalisti, è stato proposto al sindaco Bianco - che l’ha subito accettato – l’avvio di un tavolo tecnico per la definizione dell’organico e la stabilizzazione dell’ufficio stampa del Comune.

Ronsisvalle e il segretario regionale Alberto Cicero hanno sintetizzato le difficoltà del settore e della categoria giornalistica in ambito nazionale e regionale, conseguenza di una normativa sul lavoro che ha drasticamente ridotto, se non azzerato, le garanzie contrattuali e imposto la precarizzazione del lavoratore.

Dopo gli adempimenti statutari, l’assemblea degli iscritti, presieduta dl vice presidente dell’Associazione siciliana della stampa Paolo Licciardello, ha quindi eletto la nuova segreteria che resterà in carica fino al 2022.

Enzo Bianco: "Sindaci e giornalisti per rilanciare gli Uffici stampa nella Pa"

Enzo Bianco presidente consiglio nazionale Anci"Trovo che la democrazia, sia in questa fase, vulnerabile per la situazione dell'Informazione". Il sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell'Anci ha sottolineato le ragioni del comune interesse di "Sindaci e giornalisti per rilanciare gli Uffici stampa nella Pa" alle Ciminiere, parlando all'Assemblea provinciale dell'Assostampa. "Democrazia vulnerabile per le fake news senza che a garantire ci sia il giornalista, con la sua deontologia. Collaboriamo per rendere più semplice l'applicazione della Legge che istituisce gli Uffici stampa e che quest'anno compie diciotto anni"

"I cosiddetti new media - ha detto Bianco - con alcuni elementi positivi, hanno portato anche a un proliferare di fake news. E questo anche perché si è perduto il riferimento del giornalista, con la sua deontologia e la professionalità indispensabile per svolgere la delicatissima funzione di dare notizie e scrivere commenti. Nel vecchio sistema, pur non esente da imperfezioni, esistevano regole alle quali appellarsi. Temo invece che l'attuale situazione dell'informazione ci esponga, come Sistema Paese, a grandi rischi".
Bianco ha dunque affrontato la questione degli Uffici stampa nella Pubblica amministrazione e in particolare nei Comuni, come presidi di democrazia.
"Noi Sindaci - ha detto - siamo controllati da diversi organismi di vigilanza e non lo considero un male se il fine è la trasparenza. Alle Amministrazioni giungono però sollecitazioni ricorrenti da parte di alcuni di questi organismi che ci impediscono, nei fatti, di informare i cittadini, con il massimo della trasparenza possibile, di quanto fa la Pubblica amministrazione, impiegando, come è giusto e naturale che sia, professionalità specifiche come quelle dei giornalisti".
"I Sindaci e i giornalisti - ha concluso Bianco - hanno dunque un interesse comune: rilanciare gli Uffici stampa perché possano diffondere ai cittadini, direttamente e attraverso i mezzi d'informazione, notizie corrette e complete. Sono dunque disponibile, anche come presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, per stabilire forme di collaborazione che possano consentire, non soltanto in Sicilia ma su tutto il territorio nazionale, di rendere più semplice l'applicazione della Legge 150, che nel 2018 compie diciotto anni".


assemblea assostampa catania gennaio 2018

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