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 Notiziario


 

Delitto Piscitelli, Fnsi: «Individuare e sanzionare chi ha minacciato i giornalisti»

«Diventa sempre più urgente prevedere un'aggravante specifica per chi cerca di impedire il libero esercizio di un diritto costituzionale e di un dovere civico», rilevano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti. L'Usigrai: «Autorità e forze dell'ordine garantiscano l'incolumità dei colleghi».

polizia scientifica

 

«Ormai chiunque ritiene di poter 'molestare' i cronisti che esercitano il diritto di cronaca nel pieno rispetto dei valori racchiusi nell'articolo 21 della Costituzione». Lo affermano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi, in riferimento alle minacce e agli insulti rivolti contro chi cercava di documentare l'assassino, a Roma, di Fabrizio Piscitelli, l'ultrà della Lazio detto Diabolik, «un evento drammatico, di assoluta rilevanza sociale, che ripropone il tema della presenza di bande aggressive e sanguinarie nella Capitale. Per loro sfortuna i molestatori sono stati ripresi e le loro minacce registrate e documentate», proseguono i vertici della Federazione nazionale della Stampa italiana.

«Siamo certi – aggiungono – che le autorità competenti riusciranno a individuarli e a sanzionarli come previsto dalla legge. Diventa sempre più urgente, anche alla luce dei ripetuti episodi di questi giorni, prevedere un'aggravante specifica per chi cerca di impedire il libero esercizio di un diritto costituzionale e di un dovere civico».

Sulla vicenda interviene anche l'Esecutivo dell'Usigrai: «Molte colleghe e colleghi sono stati costretti ad andare via dal luogo dell'assassinio a causa delle pesanti minacce di diverse persone. Chiediamo alle autorità e alle forze dell'ordine di assicurare l'incolumità dei giornalisti e la possibilità di fare pienamente e liberamente il loro lavoro», scrivono i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico.

@fnsisocial

A Daniele Lo Porto, segretario di Assostampa Catania, il premio "artefici del turismo"

Belpasso premio artefice del turismo due

Nell'ambito della 43ª edizione del Motoraduno internazionale dell'Etna, il presidente del Moto club Belpasso, professore Luciano Bellia, con voto unanime della giuria, ha assegnato il Premio "Artefici del turismo" 2019, tra gli altri rappresentanti dello sport, delle  Istituzioni e della comunicazione, a Daniele Lo Porto, giornalista, professionista, segretario di Assostampa Catania.

Corrispondente dal 1984 del Giornale di Sicilia, già redattore di Telecolor Video 3, collaboratore del Corriere della sera, capo Ufficio stampa della Provincia regionale di Catania per quindici anni, da pochi mesi portavoce del sindaco di Belpasso, Daniele Lo Porto è stato premiato per la sua attenzione alla valorizzazione del territorio siciliano e per gli aspetti turistici.

"Con questo riconoscimento sarò "costretto" ad un impegno ancora maggiore per contribuire alla crescita turistica di Belpasso, che deve solo valorizzare meglio le grandi potenzialità ambientali, artistiche e culturali", ha dichiarato il segretario di Assostampa Catania.

Castelbuono, Nino Randazzo tra i vincitori del premio Ypsigro

CastelbuonoCastelloDeiVentimiglia 450Si è svolta il 25 luglio 2019 la dodicesima edizione del premio Ypsigro, che si è posto negli anni l’obiettivo di avvicinare il Giro podistico internazionale di Castelbuono, giunto alla 94° edizione, al mondo del giornalismo e di promuovere e fare conoscere la storia del Comune madonita, i suoi paesaggi, la sua unicità. 

La commissione di questa edizione, composta da Tommaso Raimondo, in rappresentanza del Gruppo atletico polisportivo castelbuonese; Roberto Gueli, vicedirettore della Tgr (testata giornalistica regionale della quale fanno parte tutte le redazioni territoriali della Rai) e Filippo Mulè, vice caposervizio delle cronache sportive del Giornale di Sicilia, ha visto tra i premiati Nino Randazzo, giornalista palermitano poliedrico e di grande esperienza e Imo Muller, giornalista belga che si occupa di atletica.


Esami professionali, iscrizioni entro il 29 agosto. Corso a Fiuggi dal 7 al 12 ottobre

esami professionali

Sino al 29 agosto 2019è possibile iscriversi alla 131ª sessione di esami, valida per l’iscrizione nell’elenco dei giornalisti professionisti. Il corso di formazione per praticanti si terrà a Fiuggi, presso l’hotel San Giorgio dal 7 al 12 ottobre 2019

in allegato, la circolare relativa alla sessione e quella sul corso di Fiuggi.

Circolare Sessione esami

 

Circolare Corso Fiuggi

 

 

Assostampa Ragusa stigmatizza organizzazione visita Salvini

visita salvini ragusa

Visita ministro dell’Interno a Vittoria, Assostampa Ragusa: “Giornalisti non rispettati nell’esercizio della loro professione”

La segreteria provinciale dell’Assostampa di Ragusa esprime forte disappunto per il trattamento riservato oggi ai giornalisti a Vittoria, impegnati nel loro lavoro professionale, a seguito della visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Trattenuti per ore ed ore sotto un sole cocente e in un recinto da fattoria di orwelliana memoria per poter registrare e riportare le dichiarazioni del ministro dell’Interno dopo l’arrivo in Municipio e la visita ai genitori dei due bambini uccisi lo scorso 11 luglio.

Una pessima organizzazione in cui la categoria dei giornalisti non è stata per nulla rispettata ed ha dovuto esercitare il suo diritto dovere di informare la collettività in condizioni disumane e con alcuni colleghi che hanno accusato lievi malori per il forte caldo. Non era più logico e razionale forse procedere ad accreditare i giornalisti e a fare incontrare il ministro in un sala di Palazzo della Città?

Si esprime forte l’auspicio che episodi del genere non abbiano più a ripetersi, nel rispetto principalmente della persona e successivamente del giornalista.

W-IN, prorogate al 31 agosto le iscrizioni al programma di welfare di Inpgi e Casagit per lavoratori autonomi

Già iscritti 2.500 giornalisti che versano i contributi alla Gestione Separata. Anche chi aderirà entro il nuovo termine potrà fruire della copertura della Cassa di assistenza sanitaria per le prestazioni effettuate dal 1° luglio 2019.

casagit assistenza sanitaria

Il programma di assistenza sanitaria sviluppato in collaborazione fra Inpgi e Casagit e riservato a chi versa i contributi alla Gestione Separata dell'Istituto di previdenza ha fatto riscontrare 2.500 iscritti in due mesi. «Per favorire le ulteriori adesioni – si legge sul blog inpginotizie.it –, il termine per accedervi è stato prorogato al 31 agosto. Chi aderirà a W-IN entro il predetto termine potrà fruire della copertura Casagit per le prestazioni effettuate dal 1° luglio 2019».

Il costo dell'adesione al programma è interamente a carico dell'Inpgi. La durata dell'accordo in questa prima fase è di 3 anni, al termine dei quali – se l'accordo fra Inpgi e Casagit non dovesse essere rinnovato – non ci saranno comunque oneri a carico degli iscritti, che potranno decidere, se lo desiderano, di proseguire volontariamente l'iscrizione. 

«A settembre – spiegano ancora da via Nizza – si avvierà per i ritardatari una seconda tranche di iscrizioni che durerà fino a fine anno. Chi aderirà in questa seconda fase potrà accedere alla copertura delle spese sanitarie Casagit, secondo il piano stabilito con l'Inpgi, per le prestazioni sanitarie effettuate dal 1° gennaio 2020. Chi si attiverà per l'iscrizione nella seconda tranche, quindi, perderà il diritto di usufruire di W-IN per i primi sei mesi di vigenza dell'accordo».

Per accedere al programma di assistenza sanitaria basta rispondere positivamente alle mail o alle comunicazioni ricevute via posta. Chi non le avesse ricevute o ne avesse persa traccia può recuperarle accedendo dal sito www.casagit.it alla sezione dedicata a W-IN (raggiungibile anche cliccando qui).

@fnsisocial

Lavoro e previdenza, Lorusso: «A settembre nuovi incontri per mettere a punto le norme. Stati generali impraticabili»

Intervistato da Radio Radicale, il segretario generale della Fnsi ha ribadito: «C'è la necessità di affrontare i nodi strutturali che affliggono il settore con un approccio diverso da quello che si è visto in altri tavoli, puntando su politiche che incentivino il lavoro regolare e consentano di contrastare il precariato».

Lorusso

Le criticità del settore, in particolare per quanto riguarda lavoro e previdenza, al centro del tavolo di confronto fra la Fnsi e il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon. Lo ha ribadito il segretario generale Raffaele Lorusso (nella foto)  intervistato da Radio Radicale all'indomani dell'incontro al ministero del Lavoro.

«C'è la necessità di affrontare i nodi strutturali che affliggono il settore dell'editoria con un approccio diverso rispetto a quello che si è visto in altri tavoli. L'approccio non può essere quello di puntare alla riduzione delle voci, di colpire il pluralismo dell'informazione, riducendo i fondi e condannando molte testate piccole a chiudere e quindi aumentando il numero dei disoccupati. Così come non si può pensare di poter commissariare la professione attraverso il commissariamento dei suoi istituti», afferma.

«C'è la necessità – aggiunge Lorusso – di puntare su politiche attive del lavoro che incentivino il lavoro regolare e consentano di contrastare il precariato nel settore giornalistico, ormai un carattere distintivo della professione. I questi anni, complice una crisi strutturale che dura ormai da un decennio, si sono persi migliaia di posti di lavoro dipendente, mentre la mole di lavoro non è diminuita. Questi posti di lavoro si sono trasformati in contratti di lavoro atipici, precari, anche irregolari, che non garantiscono né diritti, né tutele, né garanzie, né retribuzioni adeguate, e che a nostro avviso non possono, nel lungo periodo, nemmeno garantire una informazione di qualità. Cosa di cui tutti abbiamo bisogno».

E per avere informazione professionale, incalza il segretario della Fnsi, «occorre difendere e valorizzare il ruolo dei giornalisti e non demonizzarlo, né fare in modo che i giornalisti vengano messi nelle condizioni di non poter fare il loro dovere al servizio dei cittadini. Mentre oggi in questo Paese si moltiplicano i tentativi di mettere bavagli all'informazione per impedire ai giornalisti di informare i cittadini. Un aspetto sul quale occorrerebbe riflettere e intervenire».

Sollecitato dall'intervistatore, Lorusso conclude ricordando gli appuntamenti di settembre. «L'idea è quella di intervenire su lavoro e previdenza, anche per far fronte alle difficoltà che sta attraversando l'Inpgi. Approfondiremo questi temi alla luce della volontà manifestata dal sottosegretario al Lavoro, che è quella di presentare delle norme già in occasione della prossima legge di Bilancio», anticipa.

@fnsisocial

Domande per l’ammissione ai contributi diretti per l’anno 2018

giornali carta stampata 2

Il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha riattivato la piattaforma per i contributi diretti a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici diffusi sul territorio nazionale.   

La piattaforma rimarrà aperta fino al 30 settembre 2019, data entro la quale le imprese dovranno procedere, a pena di decadenza, all’inserimento dei dati e dell’ulteriore documentazione istruttoria prevista dall’art. 2, commi 4 e 5, del D.P.C.M. 28 luglio 2017 ovvero dell’intera documentazione indicata al medesimo articolo 2, ove non prodotta unitamente alla domanda.

Per prendere visone dei dati da inserire, si può fare riferimento  ai facsimili pubblicati.

Gli editori possono accedere alla piattaforma mediante le credenziali utilizzate in occasione della presentazione delle domande e con le stesse modalità.

La modulistica, certificata dal revisore ove richiesto dalla legge, dovrà essere poi ricaricata sulla piattaforma unitamente alle relazioni di certificazione e al bilancio di esercizio per il successivo invio.  

Per il supporto tecnico è attiva la casella di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ed è scaricabile la versione aggiornata del manuale utente con le istruzioni per l'utilizzo della piattaforma (“Funzionalità relativa alla seconda fase” – p. 22 e ss.).

Addio al giornalista Antonino Blandini

 Catania

“E’ stato tra i giornalisti più presenti e attivi nel percorsodi rinnovamento della comunicazione sociale della Festa di Sant’Agata e della Cattedrale stessa, per quanto avesse la capacità unica di spaziare ovunque nel campo religioso, culturale, delle tradizioni e non solo”,queste le parole dell’Ufficio Stampa del sito prospettive.eu, servizio di informazione della Diocesi di Catania alla notizia della morte di Antonio Blandini avvenuta il 6 agosto , docente di diritto ed economia, sovrintendente dei Beni culturali a Catania e giornalista specializzato in temi ecclesiastici.

“Tante emittenti televisive lo hanno ‘richiesto’ e apprezzato nei giorni delle celebrazioni agatine e in preparazione, per avere una voce autorevole e un commento ricco”, come Antenna Sicilia, Telecolor, Video Regione, Sestarete, TirrenoSat, Tv AciCastello,  Rei Tv, Ultima Tv-continua-  “Ci mancheranno la sua enorme competenza,la presenza costante ma discreta, la passione per la conoscenza e la divulgazione,la cura per i dettagli nello scrivere, la memoria per i particolari senza perdere di vista il quadro generale, la mitezza dellinguaggio mista alla fermezza delle idee, la disponibilità e la gratitudine sempre espressa”. 

 

Odg: “Invito al rispetto del codice deontologico”

Tastiera

Troppi eccessi nel dare notizie.

Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia nell'ultima seduta di Catania ha sentito il bisogno di richiamare i giornalisti  alla responsabilità, evitando certi eccessi, finalizzati a ottenere maggiori "like" ma in dispregio al principio che un giornalista ha sempre il dovere di osservare gli obblighi di legge a tutela della personalità altrui, rispettando i diritti fondamentali delle persone.

Al Consiglio di disciplina territoriale è stato segnalato il caso di una testata che ha pubblicato la notizia di un incidente stradale nell'Ennese con foto  del cadavere della vittima, una ragazza, distesa sull'asfalto. Una foto che ha fatto indignare non pochi lettori.

 

il Consiglio era intervenuto per segnalare al Cdt altri episodi, ne citiamo alcuni: come quello della pubblicazione su un sito della notizia di un incidente sulla Circonvallazione di Catania con 3 morti e 7 feriti, notizia che ha gettato nel panico una città, ma risultata assolutamente falsa.

L'articolo 1 del testo unico dei doveri del giornalista dice  che "devono essere rettificate le notizia che risultano inesatte o riparati gli eventuali errori". Cosa che non è avvenuta. 

Su un altro sito catanese è stata  data la notizia di "bambini e docenti bloccati a scuola, minacciati da un uomo con la pistola". Comprensibile paura tra i genitori dei bambini ma non c'era nessun allarme e nessun uomo armato.

Alla luce di questi e di altri episodi, l'Ordine, nello stigmatizzare certi eccessi, ricorda ai colleghi la responsabilità del loro ruolo, e li invita al massimo rispetto del codice deontologico, evitando anche scomposte esternazioni su Internet, ricordando, come ha detto di recente il presidente nazionale dell'Odg Carlo Verna, che «tutti i giornalisti sono tenuti al rispetto della deontologia in tutte le sedi e in tutti i mezzi di comunicazione».

Sit in per la chiusura della redazione del Giornale di Sicilia a Siracusa

chiude redazione GDS siracusa

“Siracusa dice grazie ai giornalisti della redazione provinciale del Giornale di Sicilia. Politica, istituzioni, associazioni datoriali, sportive e del volontariato sotto la sede di viale Teracati. Il nostro appello non è stato vano: la proprietà ci ripensi. Questo è un territorio fertile che crede nell’informazione professionale.”

Questo il commento del segretario provinciale di Assostampa Siracusa, Prospero Dente, al termine del sit in organizzato questa mattina. Insieme a tanti giornalisti, di tutte le testate cartacee, televisive e on line, arrivati da tutta la provincia per testimoniare la loro solidarietà ai colleghi, i rappresentanti del territorio.
C’era il Comune di Siracusa che, oltre al messaggio inviato dal sindaco Francesco Italia, era rappresentato dall’assessore Fabio Granata; c’erano deputati regionali Giovanni Cafeo, Stefano Zito e Paolo Ficara, consiglieri comunali del capoluogo, il segretario generale della Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, i rappresentanti della Camera di Commercio Catania Siracusa Ragusa, di Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Confagricoltura, del Circolo Canottieri Ortigia, i componenti del direttivo del Partito Democratico, Oltre, Siracusa Protagonista con Vinciullo, Prossima, Lealtà e condivisione.
“Quando un giornale chiude un ufficio di corrispondenza, si chiude un pezzo di territorio – ha detto il presidente di Assostampa Sicilia, Alberto Cicero – Viene meno una voce di democrazia e uno strumento per garantire quella pluralità dell’informazione libera. Ogni cittadino, tutte le istituzioni, devono comprendere questo e farsi carico di un’azione di difesa forte e convinta di ogni baluardo dell’informazione.”
“Da vecchio collaboratore del Giornale di Sicilia sono ancor più vicino a questi colleghi – ha commentato il consigliere regione dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Santo Gallo – Queste pagine hanno raccontato la città e la provincia. Lo hanno fatto per quasi trent’anni con impegno, sacrificio e grande professionalità. Oggi questa città perde un proprio pezzo vitale.”
Sotto la sede di viale Teracati, arrivata appositamente da Catania, anche Maria Torrisi, delegata della Commissione Pari Opportunità di Assostampa Sicilia.
Ai colleghi del Giornale di Sicilia il messaggio del segretario regionale di Assostampa, Roberto Ginex, quello del presidente regionale del GUS, Francesco Di Parenti, dell’onorevole Stefania Prestigiacomo e di altri esponenti politici delle provincia.
“Le assenze, quelle ingiustificate, hanno nomi, cognomi e sigle – ha concluso Dente – Dispiace che tra queste ci siano anche alcuni colleghi giornalisti. Non sorprendono quelle di alcuni politici o esponenti di istituzioni varie che non hanno ancora compreso che, buona parte della loro visibilità, è dovuta anche al lavoro dei giornalisti del Giornale di Sicilia. Ad maiora.”

chiude redazione GDS siracusa

 

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