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 Notiziario


 

#IoNonStoZitta, il 7 marzo in Fnsi l’iniziativa della Commissione pari opportunità

LOGO CPO 2Almeno 53 giornaliste, nel 2015, hanno subito minacce, nelle più svariate forme, a causa del loro lavoro. E’ il dato che si ricava dall’Osservatorio di Ossigeno per l’Informazione. Minacce di morte, aggressioni, avvertimenti, lettere minatorie, attacchi hacker, minacce sui social network, insulti, telefonate minatorie, stalking, citazioni in giudizio per danni considerate strumentali.
E c’è una realtà, che i dati non colgono, di minacce tramite web che le colleghe spesso non denunciano.
Un fenomeno globale: secondo un rapporto Osce, il 25% di tutte le minacce alle giornaliste e alle blogger viaggiano in rete, anche sotto forma di commenti ad articoli su temi sensibili. Quasi sempre, poi, quando nel mirino finiscono le giornaliste, le minacce sono anche di carattere sessista.
La Commissione Pari Opportunità della Fnsi dedica a questo tema cruciale per la sicurezza delle giornaliste e la libertà di informazione, una giornata di riflessione, il 7 marzo, con le colleghe vittime di questa forma di violenza, alcune sotto protezione delle forze dell’ordine, e con Rosi Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, che sui rapporti tra mafia e informazione ha condotto un’inchiesta conclusa nel luglio scorso.
Parteciperà ai lavori anche Ceyda Karan, giornalista turca di Cumhuriyet, sotto processo a Istanbul per avere pubblicato la copertina di Charlie Hebdo, dopo il massacro di Parigi. Con lei, parleremo dei tanti casi di giornaliste coraggiose che dall’Egitto, alla Cina, all’Ucraina sono detenute in modo arbitrario, e delle tre colleghe nigeriane, sequestrate, di cui non si sa più nulla. Storie che si aggiungono alle troppe giornaliste uccise nelle aree più pericolose del mondo. Perché si faccia informazione e si avviino campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni.
Un’attenzione che vuole essere costante, attraverso due progetti della Cpo Fnsi: un Osservatorio di genere, e uno Sportello on line contro le discriminazioni e le molestie sul lavoro, con una mail protetta per le segnalazioni. Nell’occasione sarà anche presentata la video campagna di sensibilizzazione realizzata pro bono da Conversion.

Lorusso e Giulietti (Fnsi): “Bene relazione Antimafia, ora si risolva il problema delle querele temerarie”

«Con voto unanime, la Camera dei deputati ha approvato la relazione sui cronisti minacciati predisposta, con il rigore e la passione civile di sempre, da Claudio Fava, al termine di un lungo lavoro di ricognizione svolto dalla commissione parlamentare Antimafia. Il nostro grazie va a tutti i parlamentari che hanno dato il loro consenso e alla associazione Ossigeno che ha fornito un contributo essenziale». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti. «Oltre a descrivere il fenomeno, la relazione indica – osservano Lorusso e Giulietti – alcune possibili misure legislative da assumere a tutela del lavoro dei cronisti e tra queste il contrasto delle cosiddette "querele temerarie" , diventate il vero strumento di intimidazione e minaccia. Dal momento che già lunedì inizierà a Montecitorio la discussione sulla riforma del processo civile, quella potrebbe essere la sede per dare una traduzione legislativa all'importante e civile voto di oggi».

Elezioni Inpgi / Terminato voto online, al seggio si vota ancora sabato 27 e domenica 28 ininterrotamente dalle 10 alle 20

elezioniSi è conclusa mercoledì sera alle 22 la prima fase di votazione on line (iniziatasi lunedì) per il rinnovo degli organi collegiali dell’Inpgi.
Dalle rilevazioni effettuate dall’Ufficio elettorale centrale, risultano aver votato via web un totale di 8.234 giornalisti votanti (intesi come “teste”), pari al 16,02 % dei 51.409 aventi diritto al voto. Sono stati 3.162 i giornalisti che hanno votato il primo giorno, 2.299 quelli che hanno votato ieri ed infine 2.773 i giornalisti che hanno votato oggi.
In Sicilia tra attivi e pensionati hanno votato 1.587 su 5.332 aventi diritto al voto con una percentuale del 29,76 per cento.

SARA’ ANCORA POSSIBILE VOTARE AL SEGGIO
Col metodo tradizionale recandosi al seggio nella sede dell’Associazione siciliana della Stampa di via Crispi 286, al terzo piano, sabato 27 e domenica 28 ininterrottamente dalle 10 alle 20.
Il seggio distaccato della Circoscrizione Sicilia è composto dal presidente  Sergio Cardinale (dipendente Inpgi) e dagli scrutatori Daniele Ditta, Carmela Gioia Sgarlata, Giovanni Tarantino e Salvatore Cataldo (giornalisti).
Anche chi fosse sprovvisto del certificato elettorale inviato dall’Istituto - via PEC o tramite raccomandata alla fine dello scorso gennaio - poiché smarrito, deteriorato o non ritirato, potrà ugualmente votare al seggio, facendosi rilasciare in quella sede il duplicato, previa esibizione di un documento personale.

SEGNALAZIONI
Gli Uffici dell’Inpgi, in questi tre giorni di voto elettronico, hanno evaso in totale 3.223 richieste di codice iscritto e password pervenute all’Ente, di cui circa 1.700 soltanto mercoledì.
In questo contesto di sovraffollamento alcuni colleghi hanno segnalato delle inefficienze della struttura operativa dell’Inpgi per il rilascio delle credenziali di voto. In alcuni casi addirittura la nuova password non è stata rilasciata o non è stata rilasciata in tempo utile per partecipare alla votazione elettronica.
Pertanto invitiamo i colleghi che hanno incontrato difficoltà nel voto a segnalarlo tempestivamente inviando una comunicazione a questo indirizzo E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

 

Michela Giuffrida

Festa di Sant'Agata in tv, l'onorevole intervista

“In Sicilia, l’intreccio tra potere e informazione non risparmia nemmeno i santi. Anzi li cavalca, li usa perché lì il gattopardismo democristiano usa sempre gli stessi metodi. Come dimostra l’incredibile vicenda di Michela Giuffrida, telecronista d’eccezione della Festa di Sant’Agata, magnifica patrona della città di Catania.”

Fabrizio D’Esposito - IL FATTO QUOTIDIANO
 

La festa di Sant’Agata in diretta tv e la furbizia dell’eurodeputata PD
"Il Fatto Quotidiano di oggi cita il nostro articolo su Sant'Agata e santa Michela"

Pubblicato da Sicilia Journal su Lunedì 22 febbraio 2016

 

Elezioni INPGI 2016: come si vota in Sicilia

QUANDO, COME E DOVE SI VOTA 

Elezioni Inpgi 2016Elettronicamente: da lunedì 22 a mercoledì 24 febbraio, dalle ore 8 alle ore 22 (ora italiana), collegandosi al sito www.inpgi.it ;
Al seggio: sabato 27 e domenica 28 febbraio, dalle ore 10 alle ore 20, nella sede dell’Associazione siciliana della Stampa in via Francesco Crispi 286 a Palermo.

Per votare elettronicamente - da qualsiasi computer o tablet collegato a internet –, gli elettori avranno bisogno del codice iscritto e della password, normalmente utilizzati per accedere alla propria posizione previdenziale.
Si raccomanda di verificare la validità del codice iscritto e della password, per evitare un sovraccarico di richieste nei giorni del voto elettronico.

CHI NON HA NUMERO ISCRITTO E PASSWORD potrà richiederle in due modi:

-       telematicamente, accedendo alle apposite sezioni di recupero, presenti sul sito web dell’Istituto www.inpgi.it, nella sezione Elezioni Inpgi 2016 -  “Quando, dove e come si vota”.

-       telefonando all’Inpgi al numero telefonico (multi linea a risposta automatica) dedicato all’assistenza delle richieste di rilascio di codice iscritto e password: 06/8578.404, già operativo secondo il seguente orario:

dal giorno al giorno dalle alle dalle alle
15/02/2016 19/02/2016 9:30 13 14:30 18
22/02/2016 24/02/2016 8     22

Le elezioni per il rinnovo degli Organi di amministrazione dell’Inpgi, sia per la Gestione principale (Inpgi 1) che per la Gestione separata (Inpgi 2) si terrano dal 22 al 28 febbraio.

Nel collegio della Sicilia per il rinnovo del Consiglio generale i candidati sono quattro:
Luigi Ronsisvalle, Giovanni Villino, Giuseppe Lo Re, Maria Pia Farinella
Tra i pensionati si candida Giuseppe Gulletta
Orazio Raffa e Nicola Di Giugno sono candidati per Inpgi 2

 

Elezioni Inpgi, record di velocità nel voto: finora imbattuta la casalinga siciliana con 2 minuti e 15 secondi nel 2012

Lo strano caso della casalinga siciliana, moglie di un panettiere, che votò (a sua insaputa) per conto di una giornalista (altrettanto ignara) alle elezioni dell'Inpgi di quattro anni fa, in un tempo record di due minuti e sedici secondi, sembra uscito dalla penna di Camilleri. Invece, è realtà. Accertata dalla polizia postale. Chi garantisce ai giornalisti italiani che tutta questa storia non si ripeta alterando l’esito del voto anche questa volta? Certo, ora tutti sanno con largo anticipo e gli osservatori saranno davvero tanti. Ma resta un “problemino”: da chi è composta la Commissione elettorale che garantirà la correttezza di tutte le operazioni di voto? Chi l'ha scelta? E in base a quali criteri?
 

Lo strano caso della casalinga siciliana, moglie di un panettiere, che votò (a sua insaputa) per conto di una...

Pubblicato da Giornalismo Siciliano notizie Assostampa FNSI su Giovedì 18 febbraio 2016

Mafia, arrestato il boss che minacciò di morte Paolo Borrometi

La polizia di Ragusa ha arrestato il boss mafioso che minacciò di morte Paolo Borrometi, giornalista dell'Agi e direttore del sito internet “LaSpia.it”, da quasi due anni costretto a vivere sotto scorta “per il solo fatto di aver svolto il proprio dovere di informare”, ricordano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti nell'esprimente vicinanza e solidarietà al collega

PaoloBorrometi«Siamo vicini al collega Paolo Borrometi, giornalista dell'Agi e direttore del sito internet “LaSpia.it” nel giorno in cui la Polizia di Ragusa ha arrestato Gionbattista Ventura, fratello di Filippo, capomafia di Vittoria (Ragusa)». È quanto affermano in una nota il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Paolo – ricordano Lorusso e Giulietti – è costretto a vivere sotto scorta da quasi due anni per le continue gravissime minacce di morte subite. Ventura, considerato il reggente del clan vittoriese, ha infatti più volte minacciato Borrometi, anche pubblicamente, usando espressioni del tipo: "Ti scippo la testa anche dentro il Commissariato, non ti salva nessuno, neanche l'esercito". La colpa del collega è di aver fatto il proprio dovere raccontando le trame della criminalità in una provincia da sempre considerata immune dalla mafia e nella quale invece il malaffare è presente in maniera violenta e pervasiva. A Paolo Borrometi la solidarietà della Federazione nazionale della stampa. Nel ringraziare la Polizia e la Magistratura è auspicabile che le istituzioni, anche alla luce del recente arresto, assicurino e rafforzino la protezione a Borrometi e a tutti i giornalisti minacciati».

Il presidente della Fnsi Beppe Giulietti mercoledì 3 febbraio in Sicilia ai lavori del Consiglio regionale

Beppe Giulietti presidente Fnsi 151216Mercoledì 3 febbraio a Palermo, nel salone dell’Hotel Nh al Foto Italico, si riunirà il Consiglio regionale dell’Associazione siciliana della Stampa. Ai lavori parteciperanno il presidente della Fnsi Beppe Giulietti, il vicepresidente della Casagit Carlo Gariboldi e i colleghi del Consiglio regionale dell’Ordine. Sarà l’occasione per discutere e approfondire i temi di maggiore attualità che riguardano direttamente la nostra categoria a partire dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro e dal compenso per i lavoratori autonomi per arrivare alla manovra varata dal Cda della Casagit. Come di consueto i lavori, che avranno inizio alle 10,30, saranno aperti dalle comunicazione del presidente del Consiglio Giancarlo Macaluso e dalla relazione del segretario regionale Alberto Cicero.

Solidarietà a Stefania Petyx, inviata di Striscia la Notizia, per l'intimidazione subita

Stefania PetyxSolidarietà a Stefania Petyx per il grave atto intimidatorio subito. Un ordigno è stato fatto esplodere ieri notte danneggiando l'automobile del marito. L'inviata di Striscia la Notizia di recente aveva denunciato il clima di omertà a Palermo nel quartiere Ballarò, dopo gli atti dolosi contro un locale sequestrato ad un boss mafioso, oggi gestito da alcuni operatori antiracket. Tanti i messaggi di condanna per il gesto intimidatorio e  di solidarietà a Stefania Petyx da parte di politici e della società civile, a cui si associa con fermezza Assostampa Sicilia.

Minacce a giornalisti: per Gisella Cicciò e Rosaria Brancato proposta protezione da parte forze dell'ordine

OssigenoSono stati 521 nel 2015 i giornalisti e i blogger italiani vittime di intimidazioni, minacce ed abusi a causa del loro lavoro dei quali Ossigeno per l'Informazione ha dato notizia dopo avere accertato la fondatezza delle informazioni. Lo rende noto lo stesso Osservatorio, spiegando che nella realtà, secondo le stime, si sono verificate molte più intimidazioni di questo tipo: almeno dieci volte di più. "Questo dato - informa una nota - conferma che, in Italia, il lavoro dei giornalisti che si occupano di informazioni scomode per il potere è ancora altamente rischioso. La grave situazione appare stazionaria rispetto all'anno precedente: nel 2014 Ossigeno segnalò 506 vittime, con un incremento numerico del 31 per cento rispetto al 2013. Anche nel 2015 si sono verificati episodi molto gravi, alcuni proprio nelle ultime settimane dell'anno". A dicembre del 2015, Ossigeno ha segnalato minacce e intimidazioni nei confronti di 49 giornalisti, blogger, fotoreporter, videoperatori, direttori di testata ed editori. A dicembre 2015 - ricorda ancora Ossigeno - altri due giornalisti italiani, Alessia Candito e Michele Inserra, sono stati minacciati di morte e adesso vivono protetti dalle forze dell'ordine. La stessa protezione è stata proposta per altre due giornaliste, Gisella Cicciò (La Gazzetta del Sud) e Rosaria Brancato (Tempostretto.it), che hanno riferito gli sviluppi di un grande scandalo in cui sono coinvolti 23 dei 40 consiglieri comunali di Messina. Secondo dati del quotidiano la Repubblica a maggio del 2015 erano già fra i 30 e i 50 i giornalisti protetti dalle forze dell'ordine a seguito di minacce. Le autorità non forniscono alcun dato in proposito.
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