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 Notiziario


 

Vertenza licenziamenti Giornale di Sicilia, a Roma martedì 13 secondo incontro con editori

giornali carta stampata3E' stata aggiornata a martedì 13 a Roma, nella sede della Fieg, la vertenza relativa alla procedura di licenziamento collettivo di 29 giornalisti (12 redattori ex articolo 1, 1 collaboratore ex articolo 2 e 16 corrispondenti ex articolo 12) avviata dall'editore del Giornale di Sicilia facendo ricorso alla legge 223.
Il primo incontro è servito per fare il punto della situazione sul grave stato di crisi che da tempo pesa sul quotidiano palermitano il cui editore, negli ultimi anni, ha già fatto più volte ricorso agli ammortizzatori sociali.
Nel corso dell'incontro è stata registrata la disponibilità dell'azienda per la ricerca di un percorso che possa individuare soluzioni utili ad evitare i licenziamenti.
Il sindacato dei giornalisti, rappresentato da Federazione nazionale della Stampa e Associazione Siciliana della Stampa, ha immediatamente offerto ai rappresentanti dell’azienda e della Fieg diversi spunti per poter attuare tagli razionali ai costi garantendo al contempo i posti di lavoro e la qualità del prodotto giornalistico.

Comunicato Ordine dei giornalisti di Sicilia

(ANSA) - PALERMO, 10 SET - «La vertenza al Giornale di Sicilia, con l’ipotesi di licenziamento di dodici colleghi ex articolo 1 e la risoluzione di 16 contratti ex articolo 12 e uno ex articolo 2, è il chiaro sintomo di un malessere che va oltre l'ormai nota crisi dell’editoria e che, soprattutto, può costituire un grave precedente per l’intera categoria». Lo dice una nota dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia che stamattina ha incontrato i colleghi del Cdr del quotidiano nel corso della riunione del consiglio che si è svolta nella sede di via Bernini a Palermo.
«Abbiamo appreso positivamente la notizia dello spostamento a Roma del tavolo delle trattative. Un modo - prosegue la nota - per riportare su un piano nazionale una vertenza che non riguarda solo i colleghi del Giornale di Sicilia. A partire dalla procedura avviata dall’azienda per i licenziamenti annunciati, ovvero il ricorso ad una legge riservata ai comparti industriali e commerciali (ex 223) piuttosto che seguire l’iter indicato dal contratto di lavoro e dalla legge 416 di settore. Nel dare il massimo supporto e solidarietà ai colleghi del Cdr, auspichiamo che gli editori sappiano anche individuare percorsi di rilancio che non possono ignorare né le esigenze del mercato, né tantomeno le peculiarità del prodotto giornale che richiede innanzitutto qualità evitando, quindi, quella corsa al ribasso che finisce col penalizzare ancora di più il prodotto». (ANSA).

Vertenza Giornale di Sicilia: confronto a Roma tra Assostampa Sicilia, Cdr e Fnsi con gli editori

Vertenza GdS: confronto a Roma 
tra Assostampa Sicilia, Cdr e Fnsi con gli editori

Obiettivo primario non negoziabile mantenere i livelli occupazionali

In pericolo le posizioni di 29 giornalisti: 12 redattori ex articolo 1,
1 collaboratore ex articolo 2, 16 corrispondenti ex articolo 12

 

Vertenza licenziamenti Giornale di SiciliaLa Giunta regionale della Associazione siciliana della Stampa si è riunita a Palermo per esaminare la vertenza del Giornale di Sicilia e la delicata situazione determinata dalla scelta dell’editore di avviare le procedure per il licenziamento di 12 giornalisti ex articolo 1, ricorrendo alla procedura delle legge 223 (licenziamenti collettivi per motivi economici).
La convocazione di un tavolo di confronto sindacale a Roma recepisce la richiesta avanzata dalla segreteria regionale del sindacato dei giornalisti siciliani che quindi, d’intesa con la Fnsi, potrà affiancare il Cdr del Giornale di Sicilia nel confronto con l’editore che sarà assistito dalla Fieg.
Dare a questa vertenza una dignità nazionale equivale a impegnare l’intero sindacato sulle posizioni assunte dall’Associazione siciliana della stampa che – d’intesa col Cdr – ha già denunciato come irricevibile la proposta di un’azienda editoriale di licenziare giornalisti ricorrendo ad una legge riservata ai comparti industriali e commerciali piuttosto che seguire il corretto iter indicato dal contratto di lavoro e dalla legge 416 di settore.
Pur ritenendo che il dialogo e il buon senso, richiesto a tutte le parti in causa, siano gli unici strumenti per superare la crisi che attraversa l’editoria, la Giunta dell’Associazione siciliana della Stampa ribadisce che il mantenimento dei livelli occupazionali della storica testata palermitana sia il primo obiettivo – non negoziabile - che va perseguito senza alcun esitazione e in ogni sede.
In questo momento, tutto il sindacato siciliano è al fianco dei colleghi del Giornale di Sicilia che stanno vivendo momenti di preoccupazione per il loro posto di lavoro e per il futuro delle loro famiglie.

Fieg-Fnsi / Finché non c’è un contratto nuovo, che succede? Alcune risposte alle incertezze della trattativa tra editori e giornalisti

Avrebbe dovuto essere il contratto dell'inclusione, al contrario le proposte al tavolo con gli editori escludono di fatto le più importanti tutele e istituti contrattuali.

TastieraNel 2015 il contratto nazionale di lavoro giornalistico tra Fieg e Fnsi  è stato disdettato per la prima volta non dalla Fnsi ma dalla Fieg, ai sensi dell’art. 59. La natura delle proposte sul tavolo e il protrarsi delle trattative, indirizzate verso lo smantellamento dell’intero impianto contrattuale dalle fondamenta, pone non poche incertezze. Lo scenario è tale da dover considerare seriamente, a fronte di tutti gli istituti contrattuali che si vogliono eliminare,  cosa rimanga delle tutele conquistate fin dal contratto del 1959, reso valido “erga omnes” con forza di legge dal Decreto n. 153 del 1961 del Presidente della Repubblica.
Sin dalla disdetta del contratto scaduto il 31 marzo 2016, la Fnsi ha spiegato sul suo sito [QUI] quali effetti pratici comporta il mancato rinnovo. Riportiamo la risposta alle tre domande più comuni.
Che cosa succede finché il nuovo contratto non viene stipulato?
Come già avvenuto in passato (l’ultima volta in ordine di tempo, con il contratto disdettato nel 2005 e rinnovato ben oltre la sua naturale scadenza, ossia nel 2009), le norme contrattuali scadute continuano a trovare applicazione. 
In caso di mancato rinnovo entro il 31 marzo 2016, gli editori potrebbero disapplicare il contratto in quanto scaduto?
No. Perché  i giornalisti sono stati assunti con un contratto individuale di lavoro nel quale si richiama l’integrale applicazione del Cnlg. La legge non consente di venire meno agli accordi sottoscritti fra le parti e l’applicazione rientra nella tutela dei diritti individuali acquisiti. 
E i nuovi assunti?
Va ricordato che il contratto collettivo del 1959 ha acquisito validità erga omnes con legge dello Stato e, come ribadito in una recente sentenza della Corte di Cassazione, non può essere disatteso. Pertanto, qualora il contratto non fosse rinnovato, per i nuovi assunti bisognerà fare riferimento al richiamato contratto del 1959 e, per l’adeguamento economico, all’articolo 36 della Costituzione che garantisce ad ogni lavoratore una retribuzione proporzionale alla qualità e quantità del suo lavoro. La parte normativa del contratto del 1959 prevede numerosi istituti , fra i quali giova richiamare gli aumenti biennali di anzianità, le maggiorazioni per lavoro festivo e domenicale, l’indennità fissa in caso di risoluzione del rapporto. 

Il  Contratto Fnsi/Fieg valido erga omnes, la legge n. 741/1959 e il Dpr n. 153/1961.
Il contratto nazionale di lavoro giornalistico 1° gennaio 1959-31 dicembre 1960, stipulato e firmato dalla Fnsi e dalla Fieg, ha efficacia “erga omnes”. Ha assunto infatti natura e forza di legge con il Dpr 16 gennaio 1961  n. 153 e può essere superato solo da successive clausole contrattuali più favorevoli ai lavoratori. Il Dpr  153/1961  è stato promulgato (e pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” del 29 marzo 1961) in conseguenza alla legge n. 741/1959, detta “Legge Vigorelli” [link QUI al pdf].  Con la  legge 14 luglio 1959 n. 741 (in “Gazzetta Ufficiale” del 18 settembre 1959) sono state emanate le “norme transitorie  per garantire minimi di trattamento economico e normativo ai lavoratori”. L’articolo 1  recita:  "Il Governo è delegato ad emanare norme giuridiche, aventi forza di legge, al fine di assicurare minimi inderogabili di trattamento economico e normativo nei confronti di tutti gli appartenenti ad una medesima categoria".  L’articolo 7, contiene le disposizioni richiamabili a proposito delle disdetta e del rinnovo del contratto di lavoro giornalistico: “I trattamenti economici e normativi minimi, contenuti nelle leggi delegate, si sostituiscono di diritto a quelli in atto, salvo le condizioni, anche di carattere aziendale, più favorevoli ai lavoratori.
Essi conservano piena efficacia anche dopo la scadenza o il rinnovo dell’accordo o contratto collettivo cui il Governo si è uniformato sino a quando non intervengano successive modifiche di legge o di accordi e contratti collettivi aventi efficacia verso tutti gli appartenenti alla categoria.
Alle norme che stabiliscono il trattamento di cui sopra si può derogare, sia con accordi o contratti collettivi che con contratti individuali, soltanto a favore dei lavoratori.”

Lavoro autonomo e contratto
Tante le indicazioni per il nuovo contratto Fieg/Fnsi che riguardano il lavoro non subordinato, frutto del dibattito in Commissione lavoro autonomo nazionale (vedi i link alla fine del testo). Le fondamentali riguardano la tracciabilità dei collaboratori, l'equità retributiva tra il lavoro autonomo e quello subordinato, l'eliminazione dal contratto Fieg/Fnsi delle tabelle con le tariffe per i compensi introdotti nell'accordo per il lavoro autonomo del 2014 (approvate  dalla Commissione istituita ex legge 233/2012 con una delibera poi annullata integralmente da Tar e Consiglio di Stato). Queste tabelle, ponendo una soglia quantitativa per l’applicazione delle tariffe, rendono legittimo che gli editori non paghino alcun minimo non solo per tutti gli articoli (qualsiasi sia il loro numero) che non superino le 1600 battute ma anche nel caso di pezzi più lunghi, basta solo che non raggiungano il numero di 144 pezzi l’anno. Conseguenza: nessuna ricorso possibile in sede giudiziaria contro chi paga anche solo 1, 2 o 3 euro il pezzo.
II mancato rinnovo rende ancora una volta più evidente la mancanza di norme, analoghe a quelle esistenti per altre categorie professionali, di tutela specifica verso i collaboratori non subordinati. Non sono stati mai emanati dal ministero di Giustizia i parametri dei compensi minimi per gli iscritti all'ordine dei giornalisti ex DM 140/2012. Si attende il rinnovo della legge sull'equo compenso giornalistico 233/2012, il cui triennio di prima applicazione è scaduto pochi mesi fa.

Assostampa e Agci, siglato accordo regionale: giornalisti e movimento cooperativo insieme per promuovere sviluppo e nuova occupazione in Sicilia

Firmato un protocollo d’intesa tra Associazione Siciliana della Stampa e Associazione Generale delle Cooperative italiane-AGCI Sicilia per favorire la costituzione e sviluppo di società tra professionisti formate da giornalisti, attraverso attività di formazione e start-up nel settore dell’informazione, editoria elettronica e new-digital media.

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Le proposte di modifica dello statuto della Federazione nazionale della stampa italiana

statuto fnsiIl congresso di Chianciano nel gennaio del 2015 approvò una delibera che prevedeva una sessione straordinaria dello stesso Congresso per discutere le modifiche statutarie.

Trascorso il 2015 sembra che adesso siano maturi i tempi per la convocazione della seduta straordinaria del congresso che si celebrerà con gli stessi  delegati che presero parte ai lavori di Chianciano.

In quest'ottica, il presidente della Fnsi Beppe Giulietti nella seduta di Giunta del 26 luglio scorso ha presentato una serie di proposte che ha messo a disposizione delle associazioni regionali affinché si possa avviare un dibattito che, con la reale partecipazione di tutti i giornalisti, giunga al varo delle modifiche.

Le modifiche di maggior rilievo proposte da Giulietti riguardano essenzialmente quei punti che vennero bocciati con voto segreto a Bergamo: ovvero la riduzione dei delegati al congresso che scenderebbero da  309 a 208. Diminuirebbe anche il numero dei componenti del Consiglio nazionale che passerebbe dagli attuali 116 (91 professionali e 25 collaboratori) a  93 (70 professionali e 23 collaboratori).
Di seguito il testo delle modifiche proposte

LEGGI IL DOCUMENTO INTEGRALE CON LE PROPOSTE DI MODIFICA DELLO STATUTO DELLA FNSI

Fnsi, lunedì 23 maggio a Palermo con gli studenti nel nome di Falcone e Borsellino

Una folta delegazione del sindacato dei giornalisti per commemorare con i 40.000 studenti a Palermo, lunedì 23 maggio, le stragi di Capaci e di via D'Amelio in cui la mafia uccise i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, la moglie di Falcone, Francesca Morvillo, e gli uomini e le donne delle scorte: Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano.

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A Lampedusa l’8 e il 9 luglio 2016 la prima edizione del premio internazionale di Giornalismo “Cristiana Matano”

Cristiana MatanoÈ stato indetto il bando per il premio giornalistico internazionale “Cristiana Matano”, la giornalista prematuramente scomparsa l’8 luglio scorso. Nei giorni del primo anniversario, Lampedusa, la sua isola del cuore, dove Cristiana ha scelto di riposare, diventerà il luogo simbolo in cui per due giorni, l’8 e il 9 luglio 2016, si concentreranno diversi eventi per ricordare la bella e dolce giornalista.
In quell’occasione sarà consegnato il Premio giornalistico internazionale “Cristiana Matano” dedicato ai giornalisti italiani iscritti all’Ordine e ai giornalisti stranieri autori di articoli, inchieste e servizi andati in onda e/o pubblicati su carta stampata, tv, radio, agenzie di stampa e testate online (regolarmente registrate), tra l’8 giugno 2015 e il 7 giugno 2016 e che contengano testimonianze, questioni, fatti, inerenti ai valori della solidarietà, dell’integrazione sociale e della convivenza civile, ma che riguardino anche l’arte, la salvaguardia e la bellezza del paesaggio e dell’ambiente, la difesa delle tradizioni, la tolleranza e la multiculturalità, legati a Lampedusa e al suo territorio.
Presto l’associazione “Occhi blu” onlus renderà noto anche il programma della due giorni, in cui si alterneranno momenti di musica, spettacolo, sport, intrattenimento e riflessione sui temi dell’accoglienza e della solidarietà. Info www.occhibluonlus.com.

BANDO PREMIO GIORNALISTICO INTERNAZIONALE “CRISTIANA MATANO” LAMPEDUSA 8-9 LUGLIO 2016

ART. 1

L’associazione onlus “Occhiblu” indice la prima edizione del Premio Internazionale di Giornalismo “Cristiana Matano”, che si svolgerà a Lampedusa l’8 e il 9 luglio 2016 e disciplinato dalle norme del presente regolamento. Il Premio è riservato ai giornalisti italiani iscritti all’Ordine e ai giornalisti stranieri, autori di articoli, inchieste e servizi andati in onda e/o pubblicati su carta stampata, tv, radio, agenzie di stampa e testate online, tutte regolarmente registrate, dall’8 giugno 2015 al 7 giugno 2016 e che contengano testimonianze, problematiche, fatti inerenti ai valori della solidarietà, dell’integrazione sociale e della convivenza civile, ma che riguardino anche l’arte, la salvaguardia e la bellezza del paesaggio e dell’ambiente, la difesa delle tradizioni, la tolleranza e la multiculturalità, legati a Lampedusa e al suo territorio.

ART. 2
Gli scopi del Premio sono:
a) onorare la memoria di Cristiana Matano, giornalista di riconosciuta capacità e preparazione, tenendo viva l’attenzione del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo verso l’ultimo lembo d’Italia e d’Europa, terra di frontiera, di accoglienza, di continue emergenze, ma anche di straordinarie bellezze naturali;
b) favorire anche attraverso attività e manifestazioni collaterali al Premio, le conoscenze del territorio lampedusano, punto di riferimento del Mediterraneo e di culture diverse che si attraggono ed anche punto di collegamento con il mondo internazionale e dell’informazione;
c) incentivare la promozione del giornalismo, coinvolgendo le migliori energie sociali della comunità, le associazioni locali e di volontariato, l’imprenditoria e le scolaresche delle Pelagie

ART. 3
Il Premio ha ricorrenza annuale, viene assegnato nel mese di luglio nella data e nel luogo stabiliti dall’associazione onlus “Occhiblu” e si articola in cinque sezioni:
a) Stampa estera;
b) Stampa nazionale
c) Giornalista emergente (under 30 anni)
d) Sezione studenti
e) Premio speciale

ART. 4
L’entità dei premi, alcuni in denaro, è stabilita così come segue:
a) Stampa estera – € 1.500,00;
b) Stampa nazionale – € 1.500,00
c) Giornalista emergente- un soggiorno per due persone alle isole Pelagie
d) Sezione studenti – E’ dedicata agli allievi del Liceo Scientifico e Turistico di Lampedusa e Linosa. Il progetto prevede tre lezioni introduttive di teoria e tecniche del giornalismo tenuta da giornalisti iscritti all’albo professionale, insieme con gli studenti e gli insegnanti. Questa lezione è volta a mettere in grado gli studenti di apprendere i primi elementi teorici della scrittura e a renderli autonomi nell’affrontare la lettura dei giornali. Successivamente, attraverso un percorso portato avanti con i docenti, gli studenti verranno invitati a realizzare un articolo di giornale. Il tema proposto verterà su argomenti affrontati durante i seminari, in speciali modo: “Migranti e solidarietà, informazione e minori, come viene raccontata l’emergenza immigrazione e come potrebbe essere raccontata, come si vedono descritti gli abitanti di Lampedusa e come vorrebbero essere descritti dai mezzi di informazione”. La Giuria sarà composta da due giornalisti iscritti all’albo professionale, da un rappresentante del Comune di Lampedusa e Linosa, da un rappresentante del Liceo Scientifico e uno del Liceo Turistico. La consegna degli elaborati è prevista entro il 9 giugno 2016. Successivamente la Giuria valuterà gli articoli e deciderà i 2 o 3 premiati. I vincitori riceveranno i riconoscimenti nel corso della serata del Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano, in programma il 9 luglio 2016.
e) Premio speciale, su indicazione della Giuria – targa o pergamena

ART. 5
Al premio saranno collegati uno o più convegni che avranno come tema centrale Lampedusa e il giornalismo.

ART. 6
Per allestire il Premio Cristiana Matano, l’associazione onlus “Occhiblu” nomina annualmente un Comitato organizzatore del quale faranno parte personalità della società civile, del giornalismo, dell’arte e della cultura. Sono organi del Premio l’associazione onlus “Occhiblu”, il Comitato Organizzatore e la Giuria

ART. 7
La Giuria, i cui membri opereranno a titolo gratuito, assegnerà i premi a suo insindacabile giudizio. E’ composta da 9 membri e viene nominata dal Comitato Organizzatore entro il termine di scadenza di presentazione delle domande di partecipazione, fissato per il 7 giugno 2016. La Giuria è composta dai seguenti giornalisti: Giorgio Mulè (Panorama), Riccardo Arena (Giornale di Sicilia), Felice Cavallaro (Corriere della Sera), Enrico del Mercato (Repubblica), Roberto Gueli (Rai), Xavier Jacobelli (Corriere dello Sport), Vincenzo Morgante (Rai), Tobias Piller (Stampa Estera), Elvira Terranova (Adn Kronos).

ART. 8
Per l’assegnazione del Premio la Giuria sceglierà tra i lavori presentati a seguito del Bando di concorso, ma potrà prendere in considerazione anche eventuali candidature spontanee. Ogni giurato, in sede di valutazione, assegnerà 3 punti al proprio preferito, 2 punti al secondo e un punto al terzo. Per ogni sezione sarà stabilita una triade di “nomination” e nel corso della serata di consegna dei premi sarà svelato il vincitore. Non è prevista l’assegnazione ex aequo, in caso di parità la decisione spetterà al presidente di giuria. La riunione della giuria sarà verbalizzata da un segretario nominato tra i componenti alla prima riunione.

ART. 9
Il Comitato Organizzatore predisporrà l’elenco dei lavori in concorso e li farà pervenire alla Giuria che esprimerà le sue valutazioni come riportato all’art. 8.

ART. 10
I Premi assegnati, a pena di decadenza, dovranno essere ritirati personalmente dai vincitori nel corso della Cerimonia ufficiale per l’assegnazione del Premio.

ART. 11
Tutta la corrispondenza, eventuali richieste di chiarimento e le domande di partecipazione, unitamente a documenti e lavori, dovranno essere inviate all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure per posta all’indirizzo “Associazione Occhiblu-Premio Cristiana Matano”, via Antonio Pigafetta 28 – CAP 90123 Palermo. Informazioni anche al telefono: 338.2007190 – 366.7207772 – 091-6212951.

I partecipanti dovranno dichiarare di accettare le clausole del regolamento e potranno candidarsi al Premio anche con più servizi, ma a un concorrente premiato in una delle sezioni previste, non potrà essere assegnato altro premio in diversa sezione. Il materiale inviato per la partecipazione ai Premio non sarà restituito.

Addio a Mimmo Gerratana, un collega speciale

Mimmo GerratanaÈ morto un padre, è morto un marito, è morto un figlio, è morto un fratello. È morto un giornalista coi fiocchi, un collega specialissimo. Ieri pomeriggio Mimmo Gerratana, come ogni giorno, ha percorso i pochi metri che separano la sua casa dal giornale. Si è sentito male pochi minuti dopo essere arrivato in redazione. La concitazione, i soccorsi, l' ambulanza, la corsa in ospedale, la fine (i funerali laici domani alle 15 alla chiesa valdese di via dello Spezio a Palermo). L' abbiamo perduto così. Se n' è andato in un soffio, lasciando un grande dolore in tutti noi. Un vuoto che afferra alla gola e lascia tramortita la famiglia, innanzitutto, la moglie Maria Pia, i figli Alice e Marco, gli anziani genitori che subiscono l'oltraggio di sopravvivergli, le due sorelle. Il 29 marzo aveva festeggiato il suo cinquantanovesimo compleanno. «Ho l' età per la pensione» andava ripetendo, agognandola.
Aveva un'eleganza naturale, mai affettata. Non ricordiamo di averlo mai visto andare di fretta. Quando ti parlava era come se per te avesse tutto il tempo a disposizione. E quel «ciao caro» con cui chiudeva le telefonate- fossero i corrispondenti con cui ogni giorno aveva contatti per confezionare le pagine, o un amico di vecchia data - non aveva mai un tono liquidatorio e sbrigativo. Al contrario, esprimeva rispetto profondo. Chi lo ha conosciuto non poteva non amarlo. E si capisce il sindaco, Leoluca Orlando, che dice «sono sgomento per la sua scomparsa».
Nel nostro mestiere era un punto di riferimento. In redazione un approdo sicuro per sciogliere le tante incertezze quotidiane (anche grammaticali), avere un parere su una notizia dai contorni oscuri, spingere un titolo che faceva fatica a venir bene. Un maestro, insomma.
E va detto senza retorica, ché lui non ne amava nemmeno un grammo. Scovava dietro a un fatto sempre il punto di vista più inatteso e fulminante; dava un «taglio» agli avvenimenti da descrivere rendendo chiaro un contesto, illuminandolo. Questo perché aveva una grande esperienza professionale: cronista di giudiziaria (seguì tutte le udienze del maxiprocesso), notista culturale e infine responsabile delle pagine della provincia di Palermo.
Mimmo Gerratana era molte cose insieme. Aveva studi di Ingegneria, poi interrotti, alternandoli all' impegno politico a sinistra. Amava i numeri e la fisica.
«Accura a non combinare casini», diceva con un sorriso che gli faceva stringere gli occhi quando qualcuno si avventurava in calcoli da trasferire in un pezzo. «Mimmuzzo, allora pensaci tu per favore». Fu necessario il suo aiuto pochi giorni fa, per calcolare coefficienti e percentuali di una tassa comunale. Tirava fuori dal suo cassetto ordinatissimo un foglio di carta e una penna e ti consegnava il risultato. Uomo di vastissime letture. Letteratura, filosofia, analisi matematica, storia. «Mimmo, ma come hai potuto leggerti un romanzone da duemila pagine? Come hai fatto?», gli chiedevamo un po' invidiosi. E lui accendeva una sigaretta e si schermiva.
Poi c'era la poesia che lui coltivava molto: scrisse una sua raccolta nel 1992 dal titolo L' ombelico del mondo. Ma anche volumi di critica letteraria (I sensi della letteratura) Uomo «di tenace concetto», comunque, fermo nelle sue idee, bravissimo a trasmetterle, efficace nel difenderle. Nel suo passato c'è stato un impegno sindacale che interpretava con rigore e con una coerenza difficile da incrinare. Difficile dimenticarlo.

Giancarlo Macaluso
(dal Giornale di Sicilia del 17/4/2016)

Giornalisti, a Enna la prima giunta regionale itinerante dell’Assostampa Sicilia

Enna è stata scelta come prima tappa del giro delle province siciliane della giunta dell’Associazione Siciliana della Stampa. La riunione, aperta a tutti i giornalisti della provincia di Enna “che volessero partecipare per portare la loro testimonianza e per far conoscere le problematiche esistenti sul territorio sulle questioni che riguardano l’informazione”, come ha scritto il segretario regionale Alberto Cicero nella convocazione, è in programma lunedì prossimo, 11 aprile, alle 10 (in seconda convocazione alle 11) nell’auditorium Falcone e Borsellino del Palazzo di Giustizia di Enna, viale Diaz 80. Lo rende noto il segretario provinciale dell’Assostampa Enna Josè Trovato, secondo cui sarà l’occasione “per evidenziare tutte le criticità di questo territorio, dove la libertà d’informazione si scontra con l’inettitudine di certi piccoli editori locali, la disattenzione dei politici e tanti, continui, tentativi di zittire i giornalisti”. “Invito tutti i giornalisti a partecipare – conclude Trovato – per affrontare assieme i problemi che ci stanno a cuore e che ci raccontiamo ogni giorno”.
La Segreteria provinciale Assostampa Enna

 

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